Università Federico II, laurea al premio Nobel: «Lo porteremo a Scampia»

La chiesa dei Santi Marcellino e Festo è gremita

L'inaugurazone del nuovo anno accademico di Scienze Politiche
L'inaugurazone del nuovo anno accademico di Scienze Politiche
di Mariagiovanna Capone
Giovedì 17 Novembre 2022, 11:00
4 Minuti di Lettura

Scienze Politiche inaugura il nuovo anno accademico all'Università Federico II festeggiando il suo cinquantenario. Una facoltà anagraficamente giovane ma «sempre pronta a rispondere alle esigenze e ai cambiamenti del Paese» come sottolineato dal direttore del Dipartimento di Scienze Politiche Vittorio Amato, che ieri nella sede federiciana della chiesa dei Santi Marcellino e Festo nel chiostro di San Marcellino ha celebrato i dieci lustri dalla sua istituzione insieme al rettore Matteo Lorito, al presidente dell'Istituto Nazionale di Statistica Gian Carlo Blangiardo, e al professore emerito, già preside della Facoltà, Tullio D'Aponte su «Scienze politiche: una formazione per imparare a leggere e gestire un mondo disordinario». 

La chiesa dei Santi Marcellino e Festo è gremita. Ci sono tanti docenti, di cui molti emeriti, in prima fila la prorettrice Rita Mastrullo e Arturo De Vivo, responsabile della Scuola Superiore Meridionale, ma soprattutto studenti ed ex. Ad accoglierli le rappresentanti Jessica Imperato e Liviana Liotta che a nome dell'Asu Scienze Politiche hanno voluto celebrare questo importante traguardo donando a ciascun relatore una targa commemorativa, e poi una piccola palma «da curare e far crescere proprio come viene fatto con noi studenti». «Cinquant'anni sembrano pochi se confrontati con l'età vetusta dell'Ateneo, ma sono abbastanza per raccontare l'evoluzione politica della società. Scienze Politiche ha seguito ogni momento storico diventando il Dipartimento che è oggi, utile e fondamentale per interpretare la società e la realtà e per formare i giovani e dare loro l'opportunità di comprendere le vicende del mondo» ha sottolineato il rettore Lorito, il quale ha ricordato «il legame affettivo con Scienze Politiche, dove si è laureato mio padre». Annunciata, inoltre, la laurea honoris causa in Gestione delle politiche e dei servizi sociali del DiSP al Premio Nobel al medico e attivista congolese Denis Mukwege che gli sarà assegnata il 6 dicembre nell'Aula Magna dell'Università di Scampia, con la Laudatio Academica di Paola De Vivo, coordinatrice del corso magistrale. Il direttore Vittorio Amato ha ricordato le varie fasi del corso di laurea in Scienze Politiche alla Federico II, inizialmente incardinato nella Facoltà di Giurisprudenza dell'Ateneo nel 1927 e istituito come Facoltà del 1972.

Nel 2012, a seguito della riforma promossa dalla legge 240, la Facoltà diventa Dipartimento di Scienze Politiche, allargando la sua offerta formativa «ma conservando un forte profilo identitario, evidenziato dal mantenimento della denominazione originaria. Per il contributo apportato allo studio e agli approfondimenti in tema di dinamiche politiche, sociali ed economiche l'attuale Dipartimento è divenuto un punto di riferimento per la ricerca sia nazionale sia internazionale» sottolinea Amato. 

Video

Il presidente Istat Blangiardo con la Lectio Magistralis su «La sfida della coesione nel panorama europeo: scenari demografici e immigrazione» ha voluto proporre «una riflessione sulla dimensione demografica dell'Europa, sulla sua storia rispetto alla dimensione della popolazione, la sua evoluzione nel tempo e il peso che andrà ad assumere in base ai fenomeni migratori. L'Europa aveva un peso del 25% nel dopo guerra, oggi è di appena il 10% e in futuro arriveremo al massimo al 5% in base alla popolazione europea. L'importanza relativa andrà riducendosi». Al professor D'Aponte il compito di ricordare agli studenti che «laurearsi in Scienze politiche significa formarsi come cittadino consapevole fornito di strumenti metodologici adeguati, acquisiti attraverso il semplice quanto rigoroso metodo formativo». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA