Università L’Orientale di Napoli, progetto Ue per le aree a rischio spopolamento con la ministra Carfagna

Università L’Orientale di Napoli, progetto Ue per le aree a rischio spopolamento con la ministra Carfagna
Lunedì 13 Settembre 2021, 17:56
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Si apre mercoledì 15 settembre alle 9,30 la tre giorni di presentazione del progetto Kinesis (KNowledgE alliance for Social Innovation in Shrinking villages (KiNESIS), un progetto europeo di tre anni (2021-2023)  per le aree a rischio di spopolamento co-finanziato dal programma Erasmus+ dell’Unione Europea, che prevede attività pratiche sul territorio di Frigento (AV). L'Università degli Studi di Napoli L'Orientale organizza questo importante momento di incontro sul territorio napoletano prima e frigentino poi con partner nazionali e internazionali, istituzioni locali e comunità per avviare i primi workshop e seminari che porteranno poi - in autunno - ai primi arrivi di studenti Erasmus per favorire un rinnovamento e un piano di sviluppo delle aree interne.  Tra gli oratori di mercoledì: Roberto Tottoli , Rettore Università degli Studi di Napoli "L'Orientale"; Giuseppe Recinto, Capo di Gabinetto Ministero dell'Università e della Ricerca; Maria Carmela Laudando - Direttrice Dipartimento di Studi Letterari, Linguistici e Comparati; Stefania Frassanito - Project Officer European Commission. Education, Audiovisual and Culture Executive Agency (Eacea)  Chiude alle ore 13.00 la Ministra per il Sud e la Coesione Territoriale Mara Carfagna.

 

Il programma della tre giorni settembrina prevede un primo momento di presentazione pubblica del progetto KiNESIS davanti alla stampa e in diretta streaming presso il Rettorato dell'Orientale. La delegazione si sposterà poi a Frigento dove, il 16 settembre e 17 settembre, si svolgeranno incontri e seminari, workshop e tavole rotonde sui temi dello sviluppo locale, con il coinvolgimento di associazioni ed enti del territorio, al fine di condividere aspettative e problematiche e individuare opportunità e risorse. Si tratta di un percorso innovativo che potrebbe creare una serie di buone pratiche, potenzialmente trasferibili anche ad altri territori delle aree interne, non solo a livello nazionale, ma anche a livello europeo. La tre giorni si conclude con un intervento del dott. Domenico Gambacorta, Consigliere per la strategia nazionale per il Sud e la coesione territoriale

 

«È un'opportunità preziosa per il territorio non solo per provare ad innovare trovando nuove forme di sviluppo culturale, sociale e nuove iniziative imprenditoriali ma anche per farsi conoscere tramite le stesse attività di progetto. Confidiamo che grazie a questa prima esperienza del nostro Living Lab internazionale sul territorio irpino si possano individuare delle azioni concrete da sviluppare insieme a partner, comunità locali e portatori di interesse per rivitalizzare le aree interne e contrastare lo spopolamento» commenta Johanna Monti, delegata di Terza Missione dell’Orientale e coordinatrice del progetto.  

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