Il vescovo di Pozzuoli Pascarella scomunica la Chiesa cattolica ecumenica

Gennaro Pacarella
Gennaro Pacarella
di Diego Scarpitti
Domenica 22 Ottobre 2017, 14:39
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Per fare chiarezza, scongiurare mistificazioni ed evitare di incorrere in involontari errori e facili confusioni, monsignore Gennaro Pascarella, rende noto ai fedeli della Diocesi di Pozzuoli di fatti verificatisi all’interno della cappella Santa Maria delle Grazie, detta Santissimo Nome di Gesù, ex riserva reale degli Astroni in Napoli – Agnano, di proprietà della Regione Campania, che «non hanno alcun valore» e non producono alcun effetto sacramentale, che «si pongono fuori della comunione con la Chiesa Cattolica Romana e con la Fede apostolica». Si tratta, in pratica, di una diffida a non dare credito e seguito a movimenti neo-ecclesiali illegittimi.

La seguente notificazione è rivolta al clero, ai fedeli e alle associazioni e movimenti laicali della Diocesi flegrea, firmata dal Cancelliere Vescovile, don Franco Bartolino, dal vescovo di Pozzuoli Pascarella con il sigillo diocesano.

«Il compito primario di un Vescovo diocesano è quello di difendere con fermezza l’integrità e l’unità della fede del popolo di Dio affidato alla sua cura pastorale (Boll. 2017, n. 75). Sono venuto a conoscenza che alcuni esponenti della cosiddetta “Chiesa Cattolica Ecumenica” celebrano azioni liturgiche simili a quelle della Chiesa Cattolica Romana nella cappella Santa Maria delle Grazie, detta Santissimo Nome di Gesù, ex riserva reale degli Astroni in Napoli – Agnano, di proprietà della Regione Campania. Tali eventi determinano tra i fedeli stupore e disorientamento anche per l’uso di vesti e riti liturgici del tutto simili a quelli della Chiesa Cattolica Romana. Inoltre varie notizie circolate attraverso i mezzi di comunicazione su altri abusi, verificatisi nel territorio diocesano e altrove, hanno indotto a gravi equivoci circa la fede e i sacramenti. Rende quindi noto che: l’organizzazione denominata “Chiesa Cattolica Ecumenica” non ha alcun legame con la Chiesa Cattolica Romana; altresì, non facendo parte del Consiglio Ecumenico delle Chiese (CEC), né a livello internazionale né a livello locale, fa uso dell’aggettivo “ecumenica” in senso improprio e illegittimo. Le ordinazioni diaconali, presbiterali ed episcopali della suddetta Chiesa, sono invalide e illecite e pertanto i sacramenti celebrati da ministri non lecitamente e validamente ordinati non hanno alcun valore e coloro che attentano alla celebrazione degli stessi, incorrono nella scomunica latae sententiae a norma del can. 1378 del Codice di Diritto Canonico. Pertanto esorto vivamente tutti i fedeli a tenere in debita osservazione tale notifica per il bene spirituale personale e comunitario della nostra Chiesa, ricordando che coloro che dovessero partecipare ad una qualsiasi liturgia tenuta da organizzazioni come la suddetta “Chiesa Cattolica Ecumenica”, si pongono fuori della comunione con la Chiesa Cattolica Romana e con la Fede apostolica.
Esorto inoltre tutti i fedeli ed in particolare i Ministri ordinati, a vigilare e ad informare con chiarezza chiunque si presenti per chiedere motivazioni e delucidazioni e dispongo che la presente notificazione sia letta in tutte le chiese parrocchiali e nelle rettorie della Diocesi domenica 22 ottobre p.v. Auspico che questa doverosa presa di posizione contribuisca a rendere i fedeli informati e consapevoli».  
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