Danni alla villa romana di Ponticelli: riapertura per rispondere ai vandali

Danni alla villa romana di Ponticelli: riapertura per rispondere ai vandali
di Alessandro Bottone
Martedì 20 Novembre 2018, 17:18 - Ultimo agg. 18:09
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L’antica villa romana di Caius Olius Ampliatus a Ponticelli, dopo gli atti vandalici degli ultimi giorni, presto tornerà fruibile al pubblico. Il sito, coperto e distrutto dall’eruzione del Vesuvio del 79 dopo Cristo, sarà riconsegnato alla cittadinanza dopo le opportune verifiche ai danni subiti.

Nella tarda serata di venerdì scorso, infatti, un incendio di natura dolosa si è sviluppato nel bene archeologico di via Decio Mure, strada del rione “Lotto O”, meglio conosciuto come “Lotto Zero”, nella periferia orientale di Napoli. Le fiamme hanno riguardato alcune travi di un pergolato che insiste lungo il muro di recinzione della villa e che, dunque, risultano incenerite. L’incendio ha coinvolto anche un bidone nel quale era stipata la spazzatura e che ha probabilmente alimentato il fuoco. Durante la “visita”, ignoti si sono introdotti nel casotto nel quale sono posti i servizi igienici e il deposito: è stata danneggiata la grata della piccola finestra e parte del materiale è stata portata fuori, poi lasciata abbandonata sul prato antistante.
 
 

Nello spazio che rientra nell’area archeologica sono state danneggiate diverse colonne in mattoni, alcune di queste sono state divelte. Anche numerosi mattoni e pietre di tufo dei muretti adiacenti sono stati rimossi, lasciandoli sul prato. Non si tratta di resti archeologici ma di strutture costruite in seguito a protezione degli stessi. In queste ore sono stati svolti sopralluoghi per capire se risultano danni anche alla struttura archeologica. Una denuncia contro ignoti per atti di vandalismo è stata presentata agli uffici della Polizia di Stato.

Da diversi mesi la villa romana di Ponticelli è interessata da un programma di rigenerazione che ne ha permesso la riconsegna alla cittadinanza attraverso visite guidate gratuite e altre iniziative messe in campo grazie ai giovani del quartiere. L’associazione Rotary Community Corp Napoli Est, che opera sotto l’egida del Rotary Club Napoli Est, si è posta come prima missione proprio il recupero della villa rustica nella quale si producevano vino e olio e molto probabilmente a conduzione schiavistica. La convenzione in essere con la Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per il comune di Napoli prevede la gestione a titolo gratuito dell’area di via Decio Mure.

La Rotary Community Corp Napoli Est - che mette insieme imprenditori ma anche semplici cittadini - non demorde in seguito agli atti criminali degli ultimi giorni: dopo aver accolto gli studenti delle scuole del circondario e dei comuni limitrofi durante la scorsa primavera, si prepara a un nuovo evento per far conoscere l’antica area archeologica e soprattutto per sensibilizzare la cittadinanza alla sua giusta conservazione.

Da un lato la necessità di un maggiore controllo, dall’altra la volontà di rendere la villa più accessibile e aperta a tutti così da far comprendere il valore del bene che per anni è rimasto chiuso: i primi scavi risalgono al 1985 e durarono due anni, poi lo stop fino al 2007. Lo spazio non interessato dagli antichi resti – è una prima idea - potrebbe essere destinato agli utenti, come ai residenti, dai più giovani agli anziani, che potrebbero prendersi cura del bene archeologico di periferia. «Tenerla aperta un po’ più a lungo dà il senso di un bene di comunità» afferma Luca Borriello, presidente Rotary Community Corp Napoli Est, che evidenzia: «Si è trattato di una azione sicuramente dolosa ma incoerente, difficile da decifrare». Chi è entrato illecitamente nell’area, difatti, ha mostrato, da un lato, la diretta volontà di deturpare il bene, dall’altro è evidente anche che l’atto vandalico è stato commesso “per puro svago”.

La cultura e la civiltà contro le azioni criminali messe in atto. La sfida più grande è su come tenere il bene aperto per molto più tempo e farlo diventare uno spazio frequentato quotidianamente, vissuto dai cittadini. Attualmente la villa viene aperta per le visite su richiesta, mentre si lavora già alle iniziative per la prossima primavera, quando il clima mite lo permette.
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