«Wi-u Adolescenti in arte», i ragazzi del rione Sanità a lezione di street art da Jorit

«Wi-u Adolescenti in arte», i ragazzi del rione Sanità a lezione di street art da Jorit
di Paola Marano
Giovedì 29 Marzo 2018, 20:12 - Ultimo agg. 20:46
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Avvicinare i ragazzi del rione Sanità di Napoli alla street art. È l’obiettivo di «Wi-u Adolescenti in Arte», il progetto inaugurato stamattina nella Casa dei Cristallini alla presenza dell’assessore al Welfare, Roberta Gaeta, e del presidente della terza municipalità del Comune di Napoli, Ivo Poggiani. Per questa edizione, la seconda, i giovanissimi sono stati coinvolti nella realizzazione di un murales in collaborazione con l'Associazione Culturale 400ml e, contemporaneamente, è stato allestito un set fotografico a cura dei ragazzi di Apogeo Records per individuare i volti più significativi degli adolescenti del rione. I prescelti saranno i protagonisti di un murales da realizzare nel quartiere: a firmarlo sarà lo street artist napoletano di madre olandese Jorit Agoch, che ha appena concluso la grande opera sulle facciate dei palazzi di Taverna del Ferro a San Giovanni a Teduccio. 
 
«A differenza degli altri progetti, il progetto Wi-u è caratterizzato da una forte rete sul territorio e vede i ragazzi e gli abitanti del quartiere Sanità partecipi e protagonisti del progetto. Si tratta di una vera riappropriazione del territorio», ha spiegato Renato Sampogna, dirigente della Direzione Politiche per l’infanzia e l’adolescenza del Comune di Napoli.
 
 

Il progetto «WI-U - Adolescenti in Arte» si propone infatti di contribuire alla costruzione di processi di sviluppo territoriale della città di Napoli, attraverso la sensibilizzazione degli adolescenti residenti nella terza Municipalità del Comune di Napoli alle arti visive. È realizzato dalla Cooperativa “Il Grillo Parlante Onlus”, in rete con le associazioni “La Casa dei Cristallini”, “Less IS Onlus”, “Pianoterra Onlus”, “Traparentesi Onlus” e “Apogeo Records”; in coprogettazione con il Comune di Napoli, Assessorato alle Politiche Sociali - Servizio Politiche per l’infanzia e l’adolescenza. Il progetto è stato seguito dal tavolo interassessorile per la Street Art, istituito nell'ambito del Patto per la creatività urbana adottato dal Comune di Napoli. «Ciò che caratterizza questo progetto è il coinvolgimento di un numero sempre più ampio di soggetti presenti sul territorio della Sanità – spiega Valeria Anatrella, presidente del Grillo Parlante -  che vogliono intraprendere in modo sinergico azioni di promozione e valorizzazione, sullo sfondo di un modello di società inclusiva. Una rete sempre più unita che non conosce competizione tra enti, ma raccoglie la sfida di essere un punto di riferimento per gli adolescenti e gli abitanti del quartiere». 

Un lavoro di squadra che non ha confini geografici e punta a sensibilizzare i giovanissimi all'integrazione in un quartiere dall'alta presenza di comunità straniere: «La nostra partecipazione in questo progetto ha due obiettivi - spiega Vittorio Bianco di Less Onlus, associaizone per la lotta all'esclusione sociale - il primo partire dai giovanissimi, sensibilizzandoli ad una felice convivenza con cittadini stranieri per ricostruire un tessuto sociale lacerato dal razzismo. Vivere in un Italia multietnica significa costruire coesione e sopratutto ricostruire comunità. Il secondo motivo, invece, è che crediamo che i nostri sforzi debbano essere finalizzati per sostenere e tutelare i diritti degli esclusi, migranti e nativi».

Non solo street art, ma anche cinema: quest’anno ripartiranno sia le visite guidate di Stella Cinematografica nei luoghi del cinema nel quartiere Sanità, sia i laboratori per la realizzazione di una web series che accompagnerà tutto il progetto. «È bello vedere che questi ragazzi si stanno appassionando ad apprendere le competenze relative alle professioni richieste per la realizzazione di una produzione cinematografica o alle visite guidate di Stella Cinematografica – ha commentato l’assessore Gaeta – se un solo di questi ragazzi dovesse scegliere di seguire questa strada per l’ingresso nel mondo del lavoro, per noi sarà motivo di orgoglio e di gioia».
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