Addio a Gianna Vitali, fondatrice con Roberto Denti della Libreria per Ragazzi di Milano

Gianna Vitali
Gianna Vitali
di Donatella Trotta
Giovedì 14 Gennaio 2016, 20:10 - Ultimo agg. 20:26
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Erano inseparabili. E perfettamente complementari: irruente, facondo e sanguigno lui, più pacata, sorniona e un passo indietro lei. Ma entrambi, Roberto Denti e Gianna Vitali - compagni di vita e di lavoro - erano accomunati da un’analoga vigile intelligenza, tagliente e ironica. Da un gusto simile dell’affabulazione e dell’aneddotica, frutto di una pluridecennale militanza condivisa alle frontiere della cultura dalla parte dei più piccoli. Dalla stessa, sconfinata passione per i libri, la lettura, la letteratura e l’editoria di juvenilia. E ora che anche Gianna, nella notte tra il 13 e il 14 gennaio, ci ha lasciati per raggiungere il suo Roberto che l’ha preceduta nell’ultimo viaggio, il mondo della civiltà dell’infanzia e della gioventù perde un ”pezzo“ importante della sua storia e della sua memoria: incarnati dal sorriso contagioso e dalla lungimirante sapienza di una coppia che ha segnato i gusti e gli orientamenti culturali di generazioni.
Dopo la morte di Roberto Denti, il 21 maggio 2013, Gianna Vitali aveva continuato in questi ultimi anni, instancabile e operosa come sempre, la loro attività: avviata nell’ormai lontano 1972 a Milano, con l’apertura della prima libreria specializzata per ragazzi nell’Europa continentale, dopo il Regno Unito. Un esempio poi seguito da molte altre città italiane. A cominciare da Napoli, con la quasi trentennale esperienza della compianta Nana Schisano e della figlia Annamaria nella Libreria dei Ragazzi di largo Ferrantina a Chiaja. Piccoli templi della letteratura per l’infanzia, della pedagogia illuminata, dei giochi ”didattici“ intelligenti. Ma anche punti di riferimento per bambini, genitori, docenti, nonni, zii, operatori; piccoli e vivaci cenacoli tra loro collegati; fucina d’incontri, iniziative e relazioni autentiche; laboratori per sperimentare il piacere di leggere con i consigli di ”guide“ appassionate e competenti.
L’antesignana Libreria dei Ragazzi di Milano fondata da Gianna Vitali e Roberto Denti è stata dapprima, per anni, nel cuore della città in via Unione, dietro via Torino; poi, dopo che la società è stata rilevata negli ultimi anni dalla casa editrice Il Castoro, sempre con la costante presenza di Roberto e Gianna, si è trasferita in via Tadino 53 gemmandosi anche a Brescia, in via San Bartolomeo. Collaboratrice di «Liber», componente della giuria del prestigioso premio Andersen-Il Mondo dell’Infanzia e lettrice onnivora, Gianna Vitali aveva così accompagnato anche i primi passi online della bella e utile impresa concepita con Roberto Denti 44 anni fa come una sfida, o un’avventura ardita. Ma soprattutto una vicenda, la loro, iniziata «da una storia d’amore e da un’idea bizzarra: “E se insieme aprissimo una libreria solo per i bambini? Che ne pensi, Gianna?”. “Non ho mai sentito un’idea più scema... Quando cominciamo?”», come bene sottolinea Carla Ida Salviati nel suo ricordo sul web Magazine di Giunti Scuola «La Vita Scolastica», riportando un dialogo che rende perfettamente l’idea di un’intesa scanzonata e complice, divenuta sodalizio e coinvolgente progetto culturale condiviso, nel tempo, con una schiera di innumerevoli amici: scrittori, designer, illustratori, artisti. Tra i quali - per fare solo qualche esempio ”storico“ - figure come Bruno Munari, Gianni Rodari, Mino Milani, Bianca Pitorno e tantissimi altri, protagonisti della cultura non soltanto italiana.
Scontato, ma inevitabile sottolineare il vuoto incolmabile che lascia anche la scomparsa di Gianna Vitali, testimone della ricchezza di una storia che continua in ciò che, con Roberto, ha saputo seminare nel tempo. Lo confermano, meglio di tanti commenti, le parole con le quali Renata, Guido, Fausto, Lorena, Daria, Paola, Germana, Chiara e tutta La Libreria dei Ragazzi firmano una lettera agli amici per dare la brutta notizia: «Gianna Vitali, la fondatrice della Libreria dei Ragazzi di Milano insieme a Roberto Denti, ci ha lasciati.
Per tanti anni ha trascorso le sue giornate in libreria, sovrintendendo, consigliando e illuminando tutti con i suoi giudizi a volte sferzanti, sempre precisi e intelligenti.
Oggi, trovare le parole per salutarla è difficilissimo. Richiedono quello spirito fiero e ironico che Gianna ha sempre avuto. Sappiamo che non ci perdonerebbe se, soprattutto in questa occasione, ci dovesse mancare.
Per ognuno di noi Gianna ha rappresentato un importante pezzo di vita condivisa. Gianna ha tessuto attorno a sé una straordinaria rete di affetti e contatti con innumerevoli e sottili fili di acciaio. E siamo tutti lì, ancora, attorno a lei.
Alcune persone hanno il dono di non andarsene mai per davvero. Gianna ci ha lasciato un incredibile tesoro di idee, di passione, di parole mai banali, di progetti continui. Che raccoglieremo e che porteremo avanti.
Per ora vogliamo solo stringere in un grande e ideale abbraccio la sua famiglia, i suoi amici e tutti quelli che le hanno voluto bene
».
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