Il festival Minimondi e la mostra «Teatri di terra» raccontano la natura ai più giovani

Il festival Minimondi e la mostra «Teatri di terra» raccontano la natura ai più giovani
di Donatella Trotta
Giovedì 9 Aprile 2015, 22:15 - Ultimo agg. 12 Aprile, 21:28
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Raccontare gli alberi come archetipi evocativi del mistero della vita per molte civiltà. E ascoltare la natura, ”narrandola“ - tra immagini e parole - ben oltre la dimensione biologica dell’ecosistema, per sconfinare nei territori dell’immaginario che si nutre di fantasia, ricordi, sogni, progetti. Si apre nel segno del dialogo tra opere d’arte e libri per bambini e giovani la mostra «Teatri di terra», incentrata sul tema della rappresentazione della natura nell’arte contemporanea e nell’illustrazione dell’editoria specializzata per i più piccoli, non a caso cuore della nuova edizione di «Minimondi»: il Festival di letteratura e illustrazione per ragazzi in programma a Parma da sabato 11 a domenica 19 aprile e la cui immagine (nella foto) è stata realizzata da Giosetta Fioroni.



Tre le sedi della quindicesima edizione dello storico Festival per la promozione della lettura e dell’arte tra i giovani, ideato dall’ex libraia Silvia Barbagallo che ora lo dirige con Paola Cantarelli: la biblioteca di Busseto e, a Parma, il Barilla Center e Palazzo Pigorini. Ed è qui che, sabato, si inaugurerà la mostra «Teatri di Terra», aperta fino al 28 giugno e curata da Gloria Bianchino, che con il suo nucleo espositivo di 50 volumi illustrati di grandi firme della letteratura giovanile contemporanea, accanto ad oltre 60 opere di 15 pittori e scultori e tre fotografi, costituisce la base per una serie di eventi che, come di consueto, si intrecceranno nei giorni del Festival (che si avvale dell’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica Italiana) tra incontri d’autore, animazioni, laboratori e approfondimenti che avranno per protagonisti scrittori, artisti, illustratori, editori italiani e stranieri (ospite d’onore il fotografo tedesco Jan von Holleben) e, ovviamente, ragazzi e famiglie. Che il progetto coinvolge, ogni anno, assieme alle istituzioni scolastiche e comunali, alle librerie (come Libri e Formiche, partner del Festival) e biblioteche, ai musei, ai cinema e ai teatri con la collaborazione attiva di educatori, pedagogisti ed altri esperti.



Ma perché il titolo «Teatri di terra»? Lo spiega la curatrice, Gloria Bianchino: «Lo spazio della terra è ormai pura messa in scena, rappresentazione di un mondo irrimediabilmente perduto, ora nella memoria del passato ora nell’ideale – sottolinea - dunque un universo immaginario e immaginato che solo l’arte riesce a esprimere. Teatri del naturale, dunque teatri di terra: le opere in mostra, tra libri illustrati, quadri, foto e sculture, propongono ciascuna un racconto diverso della natura, mettono in scena, costruiscono un racconto che come personaggi ha fiumi, monti e alberi, pianure e colline, o magari l’assenza di tutto questo nel nostro presente, dove è diventata un mito, una riserva – appunto – naturale perché è stata manomessa, trasformata dalle macchine».



In mostra, lo raccontano pittori e scultori come Davide Benati, Enzo Bioli, Alik Cavaliere, Giosetta Fioroni, Attilio Forgioli, Piero Gilardi, Pier Luigi Lavagnino, Pompilio Mandelli, Carlo Mattioli, Goliardo Padova, Tullio Pericoli, Concetto Pozzati, Alberto Reggianini, Luiso Sturla, Emilio Tadini e Bruno Zoni; fotografi come Simone Aprile, Giovanni Chiaramonte e Giuseppe Morandi e, ovviamente, gli autori/illustratori dei 50 volumi esposti: Antonella Abbatiello, Simone Baracetti, Brigitte Baumbusch, Patrick Benson, Antonio Boffa, Dino Buzzati, Chiara Carminati, David A. Carter, Sara Codutti, Daniel Kroll, Lucia Gazzaneo, Sabrina Giarratana, Emma Giuliani, Roberto Innocenti, Benjamin Lacombe, Leo Lionni, Kay Maguire, Iela e Enzo Mari, Luisa Mattia, Tina Mercié, Bruno Munari, Viakram Muratyan, Fabian Negrin, Arianna Papini, Studio Quartopiano, Alessandro Sanna, Bhajju Shyam, Shel Silverstein, Erin E. Stead, Gek Tessaro, Pia Valentinis, Mauro Evangelista, Emilie Vast, Javier Zabala.



Ma l’esposizione non si limita a una pur suggestiva provocazione per attivare cortocircuiti emotivi e sensoriali negli spettatori, grandi e piccoli: il confronto fra opera d’arte e libro illustrato per ragazzi verrà infatti analizzato e approfondito, proprio a partire dalla mostra e all’interno di essa, anche attraverso laboratori e narrazioni condotti da diversi esperti per far conoscere le opere esposte. Tra i laboratori in programma, ad esempio, «L’albero delle storie» di Badaumpa-Babalibri (Barbara Archetti, Anna Pisapia, Cristina Zeppini); «Dalle piante il colore» di Anna Roberti; «Un mondo di alberi» di Manuela Saccani. Non solo. Fuori del Palazzo Pigorini, nei giorni di «Minimondi» si intrecceranno numerosi appuntamenti con novità editoriali che vedono coinvolti autori e illustratori delle maggiori case editrici nazionali, tra i quali Sabina Colloredo e Barbara Bongini, con la loro «Pollyanna» (Edizioni EL), Fausto Gilberti con «Jackson Pollock» (Corraini), Beniamino Sidoti e le sue «Fantascemenze» (Edizioni EL), Silvia Bonanni, con «Mio fratello è un animale» (Il Castoro), Jan von Holleben, con «La baraonda di Corradino» (L’ippocampo), Marco Vichi, con l’illustratore Francesco Chiacchio e il fotografo Yari Marcelli, autori di «Nel giardino di Boboli» (Maschietto Editore), e ancora, Andrea Bajani, reduce con l’illustratrice Mara Cerri dall’anteprima a Bologna di libro e mostra «La pantera sotto il letto» (Orecchio Acerbo).



Con loro, anche molti altri autori, tra i quali Lara Albanese, Mauro Bellei, Stefano Bordiglioni, Anna Cerasoli, Matteo Corradini, Dario Moretti, Giusi Quarenghi, Guido Quarzo, Elettra Stamboulis, Marco Vichi e gli artisti Marta Baroni, Silvia Bonanni, Anna Cattaneo, Francesco Chiacchio, Gianluca Costantini, Fausto Gilberti, Bimba Landmann, Andrea Musso, Maurizio Quarello. Un piccolo gotha artustico-letterario per grandi visioni, dalla parte delle bambine e dei bambini. Ovvero, dalla parte della vita.
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