A Sant'Antonio Abate il derby
dell'affluenza, Casoria maglia nera

A Sant'Antonio Abate il derby dell'affluenza, Casoria maglia nera
di Fabio Jouakim
Lunedì 27 Maggio 2019, 07:25 - Ultimo agg. 08:57
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Sarà stata colpa della pioggia scrosciante, praticamente ininterrotta da sabato sera, oppure della poca fiducia nell'offerta politica. Ma nei venti comuni della provincia di Napoli, dove si è votato per il rinnovo del sindaco e del consiglio comunale, l'affluenza è in calo. In provincia ha votato per le amministrative il 69,88% degli aventi diritto, tre punti percentuali in meno del 72,80% della precedente tornata. Numeri che, comunque, restano entusiasmanti rispetto all'affluenza per le Europee, che è al 43,46%. In provincia si è votato comunque di più rispetto al capoluogo (40,02%).

I NUMERI
Il record dell'affluenza in provincia è stato raggiunto nei monti Lattari, a Casola di Napoli, dove ha votato l'86,27% degli aventi diritto. Subito dietro Carbonara di Nola, all'84,69%. Curioso il dato dei due comuni dell'isola azzurra: a Capri (63,20%) si è votato più che ad Anacapri (53,52%), che è anche il dato più basso della provincia. Anche nei sette comuni superiori ai quindicimila abitanti - e quindi con potenziale secondo turno - vincono i Lattari: domina Sant'Antonio Abate (85,32%), seguita da Nola (77,57%) e Sant'Anastasia (76,22%). Maglia nera è Casoria, dove l'affluenza si è fermata al 60,58%. C'è già un sindaco eletto, a Liveri: nel comune del Nolano con un solo candidato a primo cittadino, Raffaele Coppola, l'unico avversario era il quorum del 50 per cento dei votanti più uno. Già superato alle 19 con un'affluenza del 58,86% (alla fine diventata del 72,17%), con Coppola eletto sindaco per la terza volta.

 
LA TENSIONE
Non sono mancati i momenti di tensione in numerosi seggi. Un grande classico del voto, la scheda fotografata, anche in provincia di Napoli: è accaduto a Sant'Anastasia, dove nel seggio di corso Umberto un elettore è stato sorpreso mentre scattava una foto alla scheda ed è stato denunciato: si è poi giustificato dicendo che voleva mostrare la sua preferenza alla compagna. Una denuncia è stata sporta in serata da una candidata al consiglio comunale in liste avversarie a quelle del sindaco uscente, dopo aver filmato e consegnato ai carabinieri due video che mostrerebbero scambio di denaro e richieste di voti. A Trecase, invece, le scintille sono scoppiate tra due candidati al consiglio comunale. Toni alti, poi parole grosse alla succursale dell'istituto Sancia D'Angiò che ospitava il seggio, prima che intervenissero i carabinieri. La lite è scoppiata tra due esponenti a supporto dei due aspiranti alla carica di sindaco Raffaele De Luca e Gaetano Grieco, per le nomine da rappresentanti di lista per le elezioni europee di alcuni candidati al consiglio comunale.

A Marano - dove non si votava per le amministrative - a causare polemiche però non sono state ruggini tra schieramenti, ma i dubbi sulla sede dove votare. Molti elettori sono infatti andati in una scuola di San Marco, che era stata vandalizzata e dichiarata off-limits dal Comune, ma che in passato era stata seggio elettorale per le amministrative.

LA STORIA
Nemmeno la pioggia ha fatto desistere una nonnina di Ischia di 104 anni dall'esercitare il suo diritto di voto. A Casamicciola, dove si votava per le Europee e per il rinnovo del consiglio comunale, nel seggio alla scuola «Enrico Mattei» si è regolarmente presentata, come accade in ogni tornata elettorale, Caterina Massaro, classe 1914, che a dicembre compirà 105 anni. La donna, che è in carrozzella, ha voluto personalmente deporre le schede elettorali nell'urna ed è stata accolta dagli applausi dei cittadini presenti in quel momento nel seggio. «Già mi sono prenotata per venire a votare l'anno venturo», ha detto la Massaro mentre lasciava il seggio. Applausi nel seggio, ma evidentemente per motivi diversi, anche per Luigi Di Maio, tornato in provincia di Napoli per votare. Il vicepremier pentastellato ha votato per le Europee all'istituto comprensivo Sulmona di Pomigliano d'Arco.
 
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