Agenda 2030, la sfida sostenibile da Napoli: Cirielli attacca De Luca

Due giorni dedicati alla sostenibilità dal Maschio Angioino al campus di San Giovanni

Il primo giorno dedicato alla sostenibilità dal Maschio Angioino
Il primo giorno dedicato alla sostenibilità dal Maschio Angioino
di Dario De Martino
Sabato 27 Maggio 2023, 09:00 - Ultimo agg. 28 Maggio, 10:24
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Per due giorni è Napoli la capitale dello sviluppo sostenibile. È partita proprio dal capoluogo campano la campagna #InsiemepergliSdg promossa dal ministero degli Esteri per sensibilizzare il Paese agli obiettivi di sviluppo sostenibile sanciti dall'agenda 2030 dell'Onu. Ieri un consiglio comunale straordinario alla presenza del viceministro agli Esteri Edmondo Cirielli, oggi la presentazione dell'Agritech con il vicepremier Antonio Tajani e il ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida. Questi gli eventi ufficiali di una due giorni piena però anche di polemiche politiche e di attacchi senza esclusioni di colpi. Il salernitano Cirielli ha colto l'occasione per colpire duramente il conterraneo Vincenzo De Luca: «La Campania andrebbe commissariata», le sue parole. Nel frattempo il governatore inaugurava un nuovo capitolo del suo personale scontro col ministro del Sud Raffaele Fitto, riservandogli l'ennesima stoccata sull'erogazione dei fondi sviluppo e coesione». Sullo sfondo il dibattito acceso sull'Autonomia con il sindaco Gaetano Manfredi che ribadisce il suo «no» a un provvedimento «che aumenti i divari tra nord e Sud». 

Ma andiamo con ordine, partendo dal vero focus della giornata: l'inizio della due giorni dedicata alla sostenibilità. Al Maschio Angioino c'è stato ieri l'evento di inaugurazione che ha aperto la campagna 2023 Insieme per gli Sdg (obiettivi di sviluppo sostenibile). Il viceministro Cirielli ha sottolineato di aver voluto iniziare proprio da Napoli, «città naturalmente proiettata sul Mediterraneo» per una serie di «eventi di alto profilo dedicati alle politiche del cibo per le città del Mediterraneo. L'Agenda 2030 - ha spiegato Cirielli - è un punto di riferimento per raggiungere lo scopo ultimo di creare società più sostenibili partendo da comunità locali». Proprio seguendo questa linea il primo evento della due giorni è stato un consiglio comunale straordinario sul tema. L'assise ha approvato una mozione che impegna l'amministrazione comunale ad adottare provvedimenti per attuare una food policy per la città di Napoli. In particolare il Comune dovrà impegnarsi a garantire a tutti i cittadini l'equo accesso a cibo sano e sostenibile nonché all'acqua potabile con campagne di sensibilizzazione, la diffusione dei distributori di acqua pubblica e il sostegno al commercio e al consumo locale di cibo fresco, di stagione e di qualità. La mozione richiama anche interventi per una youth policy, con politiche dedicate ai giovani, e una green policy per la sostenibilità ambientale. Oggi, alla presenza dei già citati Tajani e Lollobrigida, oltre che del ministro dell'Università Annamaria Bernini in collegamento video, l'attenzione si sposterà a San Giovanni a Teduccio per l'evento “Verso il secondo vertice Onu sui sistemi alimentari sostenibili: l'Italia presenta Agritech”.

Un appuntamento importante in vista del vertice Onu che si terrà dal 24 al 26 luglio a Roma. La due giorni della campagna (organizzata dal ministero insieme con Fao, Un Sdg Action Campaign, Commissione Europea, Ciheam Iamb di Bari e Save the Children) si concluderà nel pomeriggio ancora nella Sala dei Baroni con l'evento “Le politiche del cibo per le Città del Mediterraneo”. 

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La presenza a Napoli, capitale del Sud, di tanti esponenti del governo Meloni, ha acceso ovviamente il dibattito sulla tanto discussa autonomia differenziata. Il sindaco di Napoli Gaetano Manfredi ha ribadito la sua posizione: «Mi sembra antistorico parlarne. Lo sviluppo della diminuzione dei divari è la sfida, l'autonomia che aumenta i divari è un modo per stare peggio». Ha una visione diversa il viceministro Cirielli: «Io non sono mai stato un sostenitore dell'autonomia, ma va preso l'aspetto positivo: è pensata per far fare di più alle Regioni che funzionano e commissariare le Regioni che non funzionano». È a questo punto che la polemica politica raggiunge il massimo. Inizia Cirielli con un duro attacco alla Regione guidata da Vincenzo De Luca: «La Campania andrebbe commissariata nell'interesse dei campani, così come tutte le Regioni incapaci. Ma non con la legge che c'è adesso perché sarebbe una beffa. Ci vuole una riforma costituzionale che disciplini il potere tra lo Stato centrale e le Regioni. In questo senso questo l'autonomia può essere positiva se consentiamo allo Stato di tenere le briglie». Sul fronte dei rapporti tra palazzo Santa Lucia e il Governo va registrato anche l'ennesimo attacco di De Luca al ministro Fitto sui ritardi per i fondi sviluppo e coesione. Intanto, oggi si torna a parlare di alimentazione sostenibile, un tema che rilancia il ruolo di Napoli come avamposto di una svolta possibile. 

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