Al via il congresso Uil Campania: «Per colmare le disuguaglianze serve lo sforzo di tutti»

Al via il congresso Uil Campania: «Per colmare le disuguaglianze serve lo sforzo di tutti»
di Alessio Liberini
Giovedì 30 Giugno 2022, 21:50
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«Più diritti e meno disuguaglianze: colmiamo il vuoto» è questo lo slogan scelto dalla Uil Campania per il XIII congresso regionale del sindacato al via questo pomeriggio, ed in scena fino a domani (1 luglio), negli spazi della stazione marittima di Napoli al Molo Beverello.

I mutamenti sociali del post pandemia, l’opportunità Pnrr, il rilancio dell’occupazione nel Mezzogiorno, specialmente per quanto riguarda i giovani (troppo spesso costretti ad emigrare dal Sud per cercare fortuna altrove), ed i timori per l’odierna guerra alle porte dell’Europa. Sono questi i temi caldi che i sindacalisti hanno scelto di portare al centro dell’attenzione del convegno. Contesti economici e sociali, quelli odierni, che «hanno generato nuove povertà, amplificando le diseguaglianze e mettendo seriamente a rischio anche i diritti già conquistati, specie su lavoro e sulla sicurezza». A denunciarlo è lo stesso segretario generale della Uil Campania, Giovanni Sgambati.

Il congresso si pone, difatti, come una lodevole occasione per «rimettere al centro i temi del lavoro. Ma, allo stesso tempo, sappiamo che c’è una sofferenza anche in aree delle nostre periferie di forte disagio sociale che, dopo due anni di pandemia ed adesso con la guerra, rischiano di implodere» ha sottolineato lo stesso Sgambati.

Ad aprire la due giorni, tra l’attenzione di circa 400 delegati sindacali, è stata la Presidentessa della Consulta degli Immigrati di Napoli, Fatou Diako.

Scelta dalla Uil regionale per mettere in evidenza i diritti dei popoli migranti dal momento che «gli immigrati hanno pagato il doppio delle conseguenze nella pandemia».

«Questa scelta significa schierarsi con i popoli – spiega Diako -  Per me è una gioia immensa stare davanti a tutti ed aprire ufficialmente i lavori. Il nostro problema principale di oggi sono i permessi di soggiorno: ci sono tanti ragazzi in difficoltà. Purtroppo, da troppo tempo, restano in balia delle onde per il rinnovo del permesso di soggiorno».

A lei sono seguiti gli interventi istituzionali del sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, il vicepresidente della Regione Campania, Fulvio Bonavitacola, Luigi Traettino, Presidente di Confindustria Campania e Giosy Romano, Commissario Zes Campania. Presenti, in platea, anche i segretari territoriali di Cgil e Cisl. A chiudere il primo giorno di lavori è stato l’intervento di Emanuele Ronzoni, Segretario Organizzativo della Uil nazionale.

Il congresso proseguirà domani con la partecipazione di altri ospiti illustri come l'Onorevole Vincenzo Amendola, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Affari Comunitari ed il leader del sindacato Pierpaolo Bombardieri. Sempre domani si terranno, inoltre, le elezioni per scegliere la futura dirigenza della Uil Campania.

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Tra i temi, maggiormente affrontati durante il primo giorno di lavori, c’è stata una grande attenzione verso l’occupazione giovanile, da sempre una grana per Napoli e l’intero Meridione. Sono anni, infatti, che i cittadini più giovani della città denunciano, anche attraverso i social, offerte di lavoro imbarazzanti ed ai limiti dell’assurdo. Proposte indecenti che nel post pandemia sembrano persino essere aumentate. Paghe sempre più basse e spesso a nero si sommano ai costi della vita che invece aumentano giorno dopo giorno.

Un’occasione, per i giovani in cerca di occupazione, è sicuramente la ripresa del mercato turistico che oggi inizia a respirare dopo i tempi bui dell’emergenza sanitaria. 

«Ci sono tanti posti di lavoro non coperti a Napoli in questo periodo turistico molto forte -  a raccontarlo è il primo cittadino, Gaetano Manfredi - Questo è un segno che bisogna fare del lavoro anche insieme ai sindacati e alle associazioni datoriali per far incontrare domanda e offerta». «Bisogna fare in modo - chiarisce il sindaco -  che le condizioni di lavoro siano accettabili e sufficientemente garantite, perché non deve essere solo il pubblico a garantire un contratto qualificato e dignitoso, c’è anche il privato».

Per rilanciare il mondo del lavoro a tutto tondo in Campania serve però, secondo le parti sociali, una forte sinergia tra sindacati ed istituzioni. Anche in relazione alle opportunità offerte dal Piano nazionale ripresa resilienza.

«Senza lo sforzo comune – osserva Sgambati, criticando la mancanza di un tavolo di confronto fisso tra il sindacato e Palazzo Santa Lucia – non possiamo trovare soluzioni». A replicare è stato direttamente il vicepresidente della Regione, Fulvio Bonavitacola, puntando il dito verso Roma.

«Loro – precisa Bonavitacola - lamentano ciò di cui ci lamentiamo noi nei confronti del Governo nazionale. Le Regioni sono state completamente scavalcate nel Pnrr ed è bene dirlo con chiarezza. E' vero che il tavolo con i sindacati non sia stato ancora formato, ma ricordo che noi ogni giorno affrontiamo l’eredità di trasporti regionali disastroso, una sanità che trovammo disastrosa. Parlare della Regione perché' non ha fatto il tavolo mi pare riduttivo. Per la parte delle istituzioni occorre sviluppare un dialogo proficuo con il mondo del lavoro ma dobbiamo capire che il dialogo non basta, qui ci sono grandi vertenze che chiedono responsabilità precise e azioni concrete del governo nazionale e su questo siamo molto indietro».

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