Referendum 2022, anche la Campania diserta: non basta il traino delle elezioni comunali

Referendum 2022, anche la Campania diserta: non basta il traino delle elezioni comunali
di Gigi Di Fiore
Lunedì 13 Giugno 2022, 07:00 - Ultimo agg. 14 Giugno, 08:31
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Se non ci fossero state le elezioni per il rinnovo di 89 Consigli comunali, probabilmente i dati di affluenza alle urne sarebbero stati ancora più bassi. La Campania conferma la tendenza nazionale e, alle urne per votare i cinque quesiti del referendum, alla fine si sono presentati solo il 17 per cento degli aventi diritto. Appena di poco maggiore il dato complessivo italiano che è arrivato a una percentuale del 17,01 per cento. Molto basso, rispetto ai numeri che occorrevano per la validità del referendum.

Colpisce il divario, negli 89 Comuni dove si votava per il rinnovo dei sindaci, tra i dati di affluenza elettorale sul referendum e quelli sulle amministrazioni locali.

Un dato che, da un lato conferma il disinteresse o la poca informazione sui quesiti referendari proposti, dall'altro esprime anche una precisa scelta politica di chi, pur andando ai seggi per esprimere le sue preferenze sui candidati sindaco, non ha poi fatto lo stesso per i quesiti sui referendum. In Italia, come in Campania.

Proprio nella regione campana, i dati di affluenza complessivi sulle elezioni comunali sono arrivati addirittura al 61,52 per cento, con percentuale superiore alla media nazionale del 54,72 per cento. Significa, negli 89 comuni dove si rinnovano i sindaci, una differenza di ben il 49 per cento tra la maggioranza che ha votato per le elezioni locali rispetto al 12,99 per cento che ha fatto lo stesso anche per i referendum.

Fermandosi ai numeri dei cinque capoluoghi di provincia campani, dove si è votato solo per i referendum, il quadro di diserzione dalle urne è desolante. A Napoli, appena l'8,47 degli elettori, a Benevento il 12,29 per cento, mentre si sale leggermente a Caserta con l'8,64 per cento degli elettori, a Salerno con il 14,15 e ad Avellino con il 14,58 per cento. In alcuni dei piccoli Comuni dove si votava per le comunali, i dati di affluenza sui referendum sono stati più alti. Ne è stato esempio emblematico il piccolo Comune di Stella Cilento dove oltre la metà dei suoi 724 elettori è andata a votare anche per i referendum, raggiungendo la percentuale del 65,68 per cento. Ma l'affluenza sui referendum è arrivata a oltre la metà dei votanti anche in alcuni Comuni dove si rinnovano i sindaci, come Acerra con il 51,71 per cento e Nola con il 51,49 per cento. Partecipazione significativa sui quesiti referendari anche in altri due Comuni chiamati anche alle elezioni comunali: Capua con il 40,97 per cento e Ischia con il 48,10. A Pozzuoli, invece, solo il 38,05 per cento ha votato per i referendum, mentre il 40,90 per cento si è espresso sul nuovo sindaco. Divario di percentuali elettorali anche a Portici, uno dei Comuni delle sfide più attese per il rinnovo del sindaco. Qui il 40,29 per cento ha votato per le comunali, mentre una più bassa percentuale per 36,09 per cento si è espressa per il referendum. 

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Disinteresse, poca comprensione sugli effetti concreti dei quesiti, gli inviti a disertare le urne lanciati alla vigilia dai comitato del no sono alcune delle spiegazioni sulla bassa percentuale di votanti ai referendum anche in Campania. Cui va aggiunto, naturalmente, il non trascurabile effetto della bella giornata che ha spinto molti a preferire il mare ai seggi.

Referendum bocciati anche dai campani, per mancanza del quorum minimo di votanti necessario. E questo al di là dello spoglio delle schede, che per legge deve avvenire comunque per attestare l'esito finale che diventa un risultato solo virtuale. Archiviati i referendum, la domenica elettorale avrà un seguito oggi, con lo spoglio delle schede sulle 89 elezioni comunali campane. E in questo caso, naturalmente, l'affluenza e l'interesse locale sono stati molto maggiori. Complici, naturalmente, anche le campagne elettorali dei candidati sui temi sentiti in ogni centro. Ma l'effetto attrattivo delle comunali non è servito a far salire il quorum dei votanti al referendum. 

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