Anm Napoli verso la liquidazione, de Magistris punta sugli stranieri

Anm Napoli verso la liquidazione, de Magistris punta sugli stranieri
di Luigi Roano
Venerdì 10 Gennaio 2020, 07:00 - Ultimo agg. 10:39
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Dopo l'ammutinamento degli autisti in difesa di un collega che dormiva in servizio, il sindaco Luigi De Magistris minaccia di non finanziare più Anm con 54 milioni e di chiuderla, ma in realtà ci sono sulla sua scrivania lettere d'intenti provenienti anche da aziende francesi, tedesche e inglesi pronte a entrare nell'affare del trasporto pubblico locale di Napoli e sostenere Anm alla gara per le tratte che deve indire proprio la Regione. Intanto a 24 ore dal paralisi dei bus su sulle linee principali, gli stessi 63 mezzi che giovedì erano stati giudicati dagli autisti inadeguati a uscire in strada, ieri sono tornati miracolosamente in servizio.

Un motivo in più per cercare di dare una sterzata all'azienda: nella sostanza l'ex pm punta su privati stranieri per affrontare lo sfascio. L'anticamera di una privatizzazione piena o a metà nel caso il Comune mantenesse la gestione. «Siamo già proiettati verso altri orizzonti, se non si cambia registro sarà inevitabile a questo punto mettere l'azienda sul mercato» racconta l'ex pm. Insomma, tra i due eterni litiganti un altro terreno di sfida: i trasporti. Con l'annuncio di De Luca che inevitabilmente sa anche di propaganda elettorale atteso che a maggio si vota per l'ente di Santa Lucia e l'ex sindaco di Salerno è a caccia della riconferma.

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Nelle stessa mattinata in cui il sindaco si sfoga contro l'azienda dei trasporti, il governatore De Luca fa il punto della situazione e rilancia una sorta di modello-Milano «senza demagogia, senza vendere illusioni - dice - perché non possiamo affossare le aziende risanate. Serve un piano industriale, avere tranquillità finanziaria e se il piano regge, se abbiamo le risorse credo che possiamo avviarci anche in quella direzione». Quindi la stoccata: «In Campania c'è una grande anomalia. La nostra competenza è su Eav e sui servizi con Trenitalia: questo comparto funziona. Eav ha bilanci in attivo, fa assunzioni, acquista pullman e treni. Poi abbiamo delle criticità che riguardano Anm e Ctp. Ora evidente che non possiamo reggere in questa situazione». De Luca infine ricorda di avere aiutato Anm «rinunciando a undici milioni di crediti per non appesantire la situazione dell'Anm». Come dire che il sindaco - anche metropolitano - ha le responsabilità del pessimo servizio fornito da Anm e Ctp.

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De Magistris questa volta fa sul serio, si aspettava che dopo il salvataggio dal fallimento concordato con il Tribunale, dalle maestranze arrivassero segnali positivi. Invece la musica non è cambiata: «Non abbiamo salvato Anm per vedere un dipendente che si fa una stanza all'interno del deposito per dormire o per fare un favore a qualcuno». Quindi nella consueta intervista a Canale 21 con il direttore Gianni Ambrosino traccia il futuro molto prossimo dell'Azienda: «I cittadini saranno contenti nel momento in cui le funicolari funzioneranno anche di sera, bus e metro non interromperanno il servizio. Noi abbiamo degli obiettivi certi: a breve avremo un direttore generale e un direttore del personale» spiega. Un avvertimento al manager Nicola Pascale - non il primo - che dichiara di «non sentirsi in bilico». Tuttavia con l'arrivo di un direttore generale e un altro del personale il suo ruolo verrà come minimo molto ridimensionato.

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De Magistris sul futuro è molto esplicito: «Entro il mese il tram arriverà fino a Poggioreale e a febbraio raggiungerà la zona orientale. Nello stesso mese avremo anche i filobus, entro l'anno avremo anche 200 autobus». E qui arriva l'affondo: «Abbiamo bisogno che i dipendenti vivano questa sfida con responsabilità e orgoglio nell'interesse della città, altrimenti qualcuno si è messo a sabotare, commette reati o persegue altri interessi. Sarà inevitabile a questo punto mettere l'azienda sul mercato: un fallimento che mi dispiacerà, perché preferisco sempre proprietà pubblica e funzionamento dei servizi. Ma a me da sindaco importano più i servizi, e questi sono la priorità».

E Anm sul mercato è già una mezza realtà, ce la sta portando Amedeo Manzo presidente della Napoli Holding: «Ci stiamo preparando a partecipare alla gara, credo che quello della Regione sia al momento solo una idea.

Noi alla gara parteciperemo e vedremo quanto metterà sul piatto la Regione. Certo i 58 milioni che versa per Anm non basteranno più. Il servizio è a carico della Regione che deve appaltare, se venisse un terzo come Eav dovrebbe mettere anche i soldi che adesso mette il Comune». Manzo però ha il suo asso nella manica: «Si dicono e si sentono tante cose noi parteciperemo alla gara e non è detto che ci andremo da soli, stiamo valutando offerte che ci stanno arrivando dall'estero. Detto questo, le gare non sono solo finanziarie c'è anche un aspetto tecnico e nonostante il buon lavoro del mio amico Umberto De Gregorio all'Eav, mi sembra che non manchino i problemi basta vedere la Circumvesuviana».

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