Elezioni comunali 2023, intervista ad Antonio Tajani: «Forza Italia più forte, ora uniti nei ballottaggi»

«Forza Italia gode di buona salute a Napoli, in Campania e in tutto il Sud»

Il ministro degli Esteri Antonio Tajani
Il ministro degli Esteri Antonio Tajani
di Dario De Martino
Domenica 21 Maggio 2023, 12:00 - Ultimo agg. 22 Maggio, 07:20
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Nei grandi Comuni della Campania che sono andati al voto domenica scorsa Forza Italia è risultato il partito con la percentuale media più alta.

Antonio Tajani, coordinatore del partito, vicepremier e ministro degli Esteri, che valore ha questo dato?
«È il frutto dell'ottimo lavoro fatto a livello nazionale e sul territorio. Ma è anche il segnale che Forza Italia gode di buona salute a Napoli, in Campania e in tutto il Sud. In generale, a livello nazionale, queste elezioni ci hanno visti come terzo partito per voti di lista, un ottimo risultato. Abbiamo dimostrato di saper lavorare bene e continuiamo a correre per i ballottaggi».

Quali secondo lei i motivi di questa crescita, soprattutto al Sud?
«A livello politico stiamo occupando uno spazio al centro che è stato lasciato libero: il Pd si è spostato a sinistra e il terzo polo si sta liquefacendo con il braccio di ferro in corso tra Azione e Italia Viva.

Se questa crescita avviene di più al Sud è perché noi abbiamo sempre difeso il Mezzogiorno. Lo stesso Berlusconi si è sempre definito per metà napoletano. Ma stiamo crescendo, comunque, in tutto il Paese».

Ma ii dati delle amministrative permettono solo in parte di fare un'analisi politica nazionale.
«Sicuramente le elezioni nei Comuni sono molto particolari e la presenza di tante liste civiche falsa un po' i dati, ma l'andamento mi sembra chiaro: il centrodestra viene ancora premiato dai cittadini».

In Campania siete al ballottaggio in due grandi Comuni: Scafati e Torre del Greco. Al primo turno non c'era alleanza con Fratelli d'Italia. Spera che possa esserci un'intesa per il secondo turno?
«Dobbiamo impegnarci tutti per far vincere il centrodestra ovunque sia impegnato ai ballottaggi. Il secondo turno deve servire a ricucire i rapporti e far sì che si possa andare al Governo insieme».

Mancano ancora due anni alle elezioni del 2025 ma è già vivo il dibattito sulle prossime regionali. Come ci arriverà Forza Italia?
«Stiamo lavorando per andare al governo della Regione. A sinistra è scoppiata una rissa tra il presidente De Luca e i vertici nazionali del Pd. Vedo una situazione di grande difficoltà. Noi siamo pronti a conquistare Palazzo Santa Lucia e a governare bene la Campania».

Si parla di De Luca ter. Come si pone Forza Italia in generale rispetto al tema del terzo mandato?
«Non credo sia giusto che De Luca si ricandidi ancora, sarebbe la quarta. Ad ogni modo non abbiamo paura. Il governatore è comunque destinato a perdere. A livello generale sarebbe utile armonizzare le leggi elettorali regionali, almeno rispetto al tema del terzo mandato».

Al Sud c'è grande preoccupazione per l'autonomia differenziata. Come si può migliorare la riforma senza penalizzare il Sud?
«Mi lasci fare una premessa. La riforma costituzionale per l'elezione diretta del presidente del Consiglio permetterebbe di avere un Governo stabile che è il presupposto necessario per arrivare a un decentramento amministrativo davvero sostenibile. Quanto all'autonomia, non deve rappresentare un danno per il centro-Sud. Ora è necessario definire i livelli essenziali di prestazione e superare il criterio della spesa storica. Vigileremo affinché non ci siano danni per il Sud e la riforma sia equilibrata».

Il Pnrr è un'occasione fondamentale per il ridurre il gap Nord-Sud, ma anche in questo caso c'è preoccupazione per la reale capacità di spendere i fondi.
«I problemi ci sono sia perché è cambiata la situazione economica rispetto all'immediato post-pandemia, sia perché molte amministrazioni non sono in grado di raggiungere gli obiettivi in quanto carenti nel personale qualificato. Sono convinto, comunque, che sono problemi superabili e che utilizzeremo bene i fondi messi a disposizione dell'Italia». 

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