Intensa giornata napoletana, martedì, per il premier Giuseppe Conte. Il capo dell'esecutivo ritorna dopo più di sei mesi dall'ultima volta (era il 23 novembre) in città e lo fa con un taglio e un protocollo meno istituzionale. Per visitare, ma tutti i dettagli non sono stati ancora resi noti dal cerimoniale di palazzo Chigi, le eccellenze dell'associazionismo e delle imprese partenopee.
IL TOUR
Si inizia la mattina con un convegno sul Sud presso la fondazione Salvatore in viale Gramsci, con le università Federico II e suor Orsola Benincasa. Si discute di Mezzogiorno e delle prossime sfide del federalismo che vorrebbe portare a casa proprio l'esecutivo guidato da Conte. Presenti il sindaco Luigi de Magistris e il governatore De Luca ma l'invito è stato fatto a tutti i presidenti del Mezzogiorno. Un incontro che porterà via tutta la mattinata al premier prima di infilarsi in un pomeriggio dedicato al volontariato, alla lotta alla criminalità e all'eccellenza dell'Apple center di San Giovanni a Teduccio.
LA ZONA EST
Presso la onlus di «Figli in famiglia», che da anni si occupa di progetti per l'ex quartiere industriale di Napoli, verrà presentato il secondo rapporto sulla criminalità del comitato d'inchiesta sui fenomeni di illegalità, corruzione e criminalità del Comune di Napoli presieduto dal giornalista sotto scorta Sandro Ruotolo, che guida anche l'Unione cronisti del Sindacato dei giornalisti della Campania. E se il primo analizzava e raccontava i quartieri di Chiaiano e Scampia, l'ultimo lavoro del comitato si concentra proprio su Napoli Est. Un quartiere un tempo fortemente industrializzato e politicamente rosso sino all'ultima crisi post fordista che ne ha cancellato tutte le certezze future. Senza contare la morsa della criminalità se il 9 aprile scorso alcuni killer per uccidere un rivale non esitarono a sparare davanti una scuola con il rischio di colpire i bambini. Un episodio che scosse enormemente l'opinione pubblica e il presidente Sergio Mattarella che dopo alcuni giorni arrivò nel quartiere. E il comitato, in collaborazione con Libera e la fondazione Premio Napoli, non si ferma a fotografare solo i freddi dati ma è andato sul campo per sentire le voci dal di dentro, dal territorio che vive sulla propria pelle questa morsa. E molti dei protagonisti dell'inchiesta, gli abitanti del quartiere, saranno presenti presso la sede della Onlus creata da Carmela Manco in un ex opificio chiuso dalla crisi e poi ristrutturato per le attività sociali. Dopo sarà la volta di un'altra tappa, sempre a Napoli Est: l'Apple center con la cui creazione, voluta da Regione e Federico II, si è riqualificata una parte del quartiere gettando le basi per una serie di incubatori aziendali che aiutano le nuove imprese della new economy a decollare. Non solo perché dopo l'atterraggio dell'accademia napoletana (guidata dal professore Giorgio Ventre) dell'azienda di Cupertino la zona è diventata un attrattore per altri colossi dell'informatica. È il caso di Cisco, leader mondiale delle reti intelligenti, che ha seguito le orme della Apple Developer Academy. Ed è un'altra faccia della medaglia del quartiere, che il capo dell'esecutivo potrà vedere.
ad.pa.
Apple e il dossier contro la camorra,
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di Adolfo Pappalardo
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Venerdì 14 Giugno 2019, 09:37
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