L'Arcigay prende le distanze da Antonio Bassolino. Con l'ex sindaco, infatti, si è schierato un Partito gay che era finora un'incognita. «Già mi sembrava una operazione di marketing che rischia di ridicolizzare e umiliare le nostre battaglie per diritti civili - dice Antonello Sannino, segretario dell'Arcigay Antinoo di Napoli - Quando poi ho letto la liste dei candidati e delle candidate su Napoli, mi sono accorto di non conoscere nessuno o quasi nessuno, nonostante i miei oltre 10 anni di attivismo in difesa dei diritti civili delle persone Lgbt».
Secondo quanto ricostruito dagli attivisti Lgbt napoletani, dei 33 tra candidati e candidate solo due sono napoletani.
«Ancora più interessante è il gioco delle tre carte o meglio delle quattro - continua Sannino - i candidati su Napoli sono pressappoco gli stessi di quelli su Roma, Milano e Torino. Aderenza al territorio praticamente nulla, aderenza alle battaglie per i diritti civili praticamente inesistente. Perché mortificare decenni di lotta per i diritti civili con un bluff clamoroso come questo del partito gay? E perché Bassolino raccatta nella sua coalizione una lista di persone sconosciute e non impegnate sui nostri diritti?».