Asìa Napoli, Domenico Ruggiero nuovo manager: «Subito riciclo e impianti»

Asìa Napoli, Domenico Ruggiero nuovo manager: «Subito riciclo e impianti»
di Luigi Roano
Mercoledì 26 Gennaio 2022, 07:01 - Ultimo agg. 27 Gennaio, 08:57
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Tanti saluti al Cda, si passa all'amministratore unico. Asìa cambia pelle sotto il profilo della governance, ma per sei mesi non di più, perché il sindaco Gaetano Manfredi e l'assessore competente Paolo Mancuso intendono strutturare l'Azienda di igiene urbana di Napoli in maniera concreta e dotarla di un Cda forte con competenze di livello. Il prescelto - pro tempore - è Domenico Ruggiero, direttore tecnico di Sapna, la società della Città metropolitana che si occupa della gestione integrata dei rifiuti. Nella sostanza, degli impianti di trattamento come gli Stir per poi indirizzare i rifiuti nei siti di smaltimento finale. È chiaro che Ruggiero al termine di questo periodo - dove il suo ruolo si configura come quello di una sorta di commissario - sembra essere destinato a restare in Asìa con un incarico importante sotto il profilo della gestione sul campo del pianeta rifiuti. A lui, infatti, il sindaco ha chiesto di organizzare i progetti da finanziare con il Pnrr per dare ad Asìa una mission completa, cioè di coprire l'intero ciclo dei rifiuti. Ruggiero manterrà il suo incarico in Sapna e per questo motivo potrà nominare un direttore generale in Asìa, azienda per definizione difficile da gestire. 

Ruggiero - di origini salernitane - è stato nominato ieri mattina al termine dell'Assemblea dei soci di Asìa dove sono state accettate le dimissioni del Cda. Vale a dire del presidente Maria De Marco, dell'amministratore delegato Claudio Crivaro e del consigliere Daniele Fortini.

Assemblea che si è svolta a Palazzo San Giacomo. Sindaco e assessore come da parassi hanno ringraziato il Cda uscente «per il lavoro svolto». Poi nelle breve nota diffusa dal Comune c'è la spiegazione della strategia che c'è dietro la nomina del direttore di Sapna: «La scelta di Ruggiero come amministratore unico - si legge - è maturata al fine di garantire la continuità nella gestione ordinaria e straordinaria in un settore di assoluta importanza strategica per i suoi riflessi su salute e ambiente nelle more dell'espletamento delle procedure per la nomina del presidente e dei consiglieri di amministrazione».

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Ruggiero mantiene il suo incarico anche in Sapna e spiega lui stesso il perché: «La prima cosa che dico è che sono un tecnico e non un politico e questo la dice lunga sulla scelta del sindaco. Asìa e Sapna a oggi non si parlano e se vogliamo migliorare la qualità del servizio bisogna creare una forte sinergia e sfruttare al meglio le forti professionalità e risorse che ci sono in entrambe le aziende». Il neo amministratore unico di Asìa tratteggia a grandi linee come intende approcciare il mondo Asìa, ben sapendo che il sindaco e l'assessore pretendono una svolta del servizio a breve: «Asìa si occupa di una parte del ciclo dei rifiuti, vale a dire solo la raccolta. In una città dove i napoletani fanno uno sforzo enorme nel separare i rifiuti così come lo fanno gli operatori nel raccoglierli, sacrifici che vengono vanificati perché non abbiamo impianti. E questo ci costa molto, 140 euro a tonnellata. Il compito assegnatomi è cercare di rendere Asìa in grado di gestire il ciclo completo dei rifiuti e ottimizzare i costi e per fare questo bisogna, in attesa degli impianti, immaginare una raccolta differenziata per incrementarla da un lato. E dall'altro va messo a sistema il metodo di raccolta della differenziata». Per Ruggiero «la soluzione univoca buona per tutti non è il metodo giusto. Utenza per utenza bisogna vedere come migliorarla e gestire al meglio quelle non domestiche. I commercianti fanno grandi sacrifici, ma non possiamo permetterci di avere una città che ha un turismo di livello mondiale sporca perché non si riesce a mettere a sistema la raccolta dei commercianti». Sul capitolo impianti è netto: «Entro il 14 febbraio dovrò anche in questo caso mettere a sistema i progetti per i rifiuti che già ci sono altrimenti metteremmo a rischio i fondi del Pnrr. Pensare a una progettazione nuova è impossibile ma credo che di progetti buoni ce ne siano». Infine, ma non certo come ultimo step, anzi dovrebbe essere il primo, dare ai napoletani una città più decorosa. «Ci siamo concentrati molto - conclude Ruggiero - sulla differenziata dove serve soprattutto puntare sul recupero dei materiali. Io voglio dare una sterzata allo spazzamento e alla raccolta dei rifiuti per avere una città più pulita e decorosa perché Napoli è il salotto all'aperto più bello d'Europa». 

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