Asìa, oggi le nomine: De Marco presidente militante ma senza deleghe

Asìa, oggi le nomine: De Marco presidente militante ma senza deleghe
di Luigi Roano
Venerdì 15 Novembre 2019, 07:30 - Ultimo agg. 11:15
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Il sindaco Luigi de Magistris conferma che alla rivoluzione fatta nella giunta con 4 nuovi assessori seguirà a strettissimo giro di posta quella delle partecipate a iniziare da Asìa: «Sto facendo le ultime valutazioni di natura formale. Il presidente dovrebbe essere una donna, iniziamo dal Cda per cambiare l'intera struttura che non ha assolto al meglio i suoi compiti. Entro Natale faremo un discorso simile per le altre partecipate, avremo così una macchina pronta per il 2021». La donna in pole position è Maria De Marco - arancione della prima ora - come numero uno dell'Azienda per l'igiene urbana. Un ruolo di rappresentanza politica perché non dovrebbe avere deleghe particolarmente pesanti. Una rappresentanza che deriva dal suo legame con il territorio dell'Ottava Municipalità, quella di Scampìa, dove la crisi dei rifiuti è perenne. Il Consiglio di amministrazione si comporrà di tre professionalità, oltre alla presidente ci sarà certamente Daniele Fortini che avrà una delega pesante e sta riflettendo se accettare quella di amministratore delegato. Fortini ha troppi impegni. A iniziare dalla collaborazione con la Regione Lazio presieduta dal leader del Pd Nicola Zingaretti, poi consulenze anche a Pisa. Insomma è uno dei massimi esperti nel pianeta rifiuti e le sue consulenze hanno mercato. E Asìa ha bisogno di queste competenze per dare ai napoletani un servizio degno di questo nome e non certo quello di questi giorni con una città sporca che risente di una inesistente organizzazione del servizio di raccolta dei rifiuti e dell'igiene della città. Infatti nella squadra di Asìa dovrebbe rientrare da Sapna il direttore operativo Gianfranco Iodice, forse il direttore generale dell'Ato Napoli 1 Carlo Lupoli. E si farà un tentativo per spostare Ciro Turiello da Napoli Servizi in Asìa. Raffaele Del Giudice - assessore con la delega ad Asìa - ha già messo a punto il piano per le festività natalizie. La speranza è che dalla settimana prossima il Cda sia operativo, atteso che dall'8 dicembre tradizionalmente ci sarà l'invasione dei turisti e le strade vanno pulite. Il piano di Del Giudice - già inviato in Asìa - prevede l'incremento di tutti i servizi, nella sostanza, turni di lavoro più lunghi o aggiuntivi. Lo spazzamento meccanico, potenziamento della raccolta degli ingombranti. In che modo? L'ordine arrivato da Palazzo San Giacomo è affittare dei bilici molto grandi dentro ai quali scaricare la raccolta degli ingombranti. L'idea è quella di avere siti di trasferenza mobili per turare tutte le falle del sistema ed evitare che in strada restino materassi, mobili e altre masserizie. In via Toledo è prevista la sostituzione degli attuali cestini con altri più capienti.
 

 

Intervistato a Canale 21 dal direttore Gianni Ambrosino de Magistris fa il punto sulle Regionali e a proposito della candidatura di Stefano Caldoro è molto esplicito: «Io credo che il quadro sia ancora in evoluzione, ma se Caldoro e De Luca dovessero candidarsi e uno di loro vincesse, non nego che dialogherei molto meglio con Caldoro. Sul piano politico non c'è nessuna affinità essendo un alleato di Salvini, ma sul piano istituzionale potevamo parlarci e stringerci la mano».
L'analisi dell'ex pm su quello che potrebbe essere addirittura il terzo duello tra De Luca e Caldoro è questa: «Resto convinto del fatto che non ci sarà nessuno dei due, ma se il centrodestra fosse unito, abbiamo il dovere di fare fronte comune contro le destre, un'alternativa credibile e vincente». Un campo largo di cui devono farsi carico - secondo de Magistris - «principalmente Pd e M5S, che dopo la sconfitta in Umbria hanno perso il controllo della situazione. A Roma non si respira aria di stabilità, saranno decisive le elezioni in Emilia Romagna e Calabria, ma il clima, ripeto, è di divisione. Per questo rinnovo l'appello a correre tutti insieme con una coalizione civica, con persone che entusiasmino i cittadini, contro i partiti tradizionali. È un'operazione complicata ma la metteremo in campo».

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