Asl Napoli 1, tetti di spesa esauriti: si pagano le visite e gli esami

Asl Napoli 1, tetti di spesa esauriti: si pagano le visite e gli esami
di Ettore Mautone
Domenica 3 Giugno 2018, 09:00
2 Minuti di Lettura
Asl Napoli 1, tetti di spesa esauriti per le cure in convenzione. Fatta eccezione per la Radioterapia, che ha benzina fino a metà giugno, da metà dello scorso maggio il budget, e i correlati volumi di prestazioni sono esauriti per gli ambulatori specialistici. Tutte le attività in accreditamento (visite, esami di laboratorio e indagini diagnostiche) potranno riprendere, con costi a carico del Servizio sanitario regionale, solo dal 1° luglio laddove oggi sono a pagamento per cittadini e utenti. In alternativa funzionano i distretti delle Asl e gli ospedali pubblici.
 
Vediamo nel dettaglio le date sensibili: la prima a fermarsi, dal 4 maggio, è stata la branca di Cardiologia. Controlli e visite sono da questa data a pagamento. Il 9 maggio è toccato alla Diabetologia, il 10 alla Medicina di Laboratorio. A seguire, il 18 maggio, ha tirato il freno la Radiologia, quindi dal 25 maggio il semaforo rosso è scattato le attività di Medicina nucleare. Dal 27 maggio l'esaurimento delle risorse ha riguardato tutte le altre specialità. I dati di attività sono stati calcolati dalla Asl Napoli 1 al netto delle quote ticket e delle quote ricetta. Il monitoraggio delle attività cosiddette lettera R (relative ai settori specialistici dei laboratori di analisi tra cui la genetica), rivela poi che tali analisi sono già completamente esaurite per tutto il 2018 (23.500 prestazioni con la soglia limite raggiunta il 10 maggio). Uno stop che riguarda in misura diversa, e per tempi diversificati, anche le altre Asl provinciali.

Come annunciato due settimane fa dalla Regione la programmazione in questo settore (analisi di laboratorio e radiodiagnostica su tutti), prevede in mantenimento del criterio del riparto mensile del budget e dei controlli ogni trimestre che provoca uno stop & go ogni trimestre al posto del lungo digiuno dopo lestate fino a gennaio dell'anno successivo. D'altro canto la Regione ha annunciato la riduzione di risorse nel piatto per circa 5 milioni per l'area dei laboratori di analisi e altrettanto per la Radiodiagnostica (Tac, Risonanze e altre indagini nel privato accreditato) a fronte di un potenziamento (in corso) nelle aziende pubbliche. Previste, invece, quote aggiuntive per le analisi salvavita di dialisi e radioterapia e per l'alta specialità delle Case di cura (35 milioni). In realtà pazienti fragili e malati di tumore possono avere bisogno sia di prestazioni di laboratorio (per controlli riguardo alle conseguenze di chemio e radio) sia di indagini diagnostiche per misurare l'andamento della terapia, spesso richieste agli accreditati per la facilità di accesso e la mancanza di attesa.

La Regione vuole comunque «tendere ad avvicinarsi quanto più possibile a livelli di prestazioni coerenti con i bisogni di salute della popolazione e tendenti agli standard nazionali, senza ulteriori tagli, effettuando una redistribuzione ragionata, anzi aumentando il plafond totale per il 2018 di circa 5.500.000,00 e per il 2019 di oltre 2.200.000».
© RIPRODUZIONE RISERVATA