Assalto al Sud dal 4 maggio, De Luca prepara la stretta: in quarantena obbligatoria chi torna dal Nord

Assalto al Sud dal 4 maggio, De Luca prepara la stretta: in quarantena obbligatoria chi torna dal Nord
di Adolfo Pappalardo
Giovedì 30 Aprile 2020, 07:30 - Ultimo agg. 13:29
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Il timore rimane quello del grande esodo da Nord a Sud. Da lunedì 4 maggio. E nonostante i posti sui treni siano contingentati per le nuove disposizioni sul Covid. Per questo palazzo Santa Lucia rimane in attesa e pronta al da farsi. Anche ad emanare un'ordinanza più stringente che obblighi alla quarantena di due settimane per chi viene da fuori regione. Perché la misura, dal prossimo 4 maggio, non è più prevista dall'ultimo Dpcm. Se non l'ok allo spostamento per comprovati motivi e la comunicazione di arrivo all'Asl di residenza con una sorta di anamnesi autocertificata.

Ieri il governatore De Luca ha avuto un colloquio con il ministro dell'Interno Luciana Lamorgese. È proprio l'ex sindaco di Salerno a dirlo anche se i due hanno un rapporto quasi quotidiano per confrontarsi sull'emergenza. Ma il momento è delicato in queste ore: siamo alla vigilia della fine del lockdown e De Luca teme per la Campania che, da giorni, registra una trentina di contagi al giorno appena. Non vuole impennate e per questo non ha archiviato l'idea di stoppare gli arrivi. Non chiudere i confini come minacciato l'altra settimana ma una quarantena di due settimane per chi arriva da fuori regione. Non solo con quelle del Nord: ma solo per evitare che s'inneschi una nuova polemica con gli altri governatori. Anche se stavolta è più delicato. Con le altre regioni che potrebbero regolarsi in egual modo nei confronti di chi arriva dal Mezzogiorno. E non sono pochi perché da lunedì riaprono le aziende veneto-lombarde e in molti dal Sud viaggeranno verso Nord. Iniziano gli spostamenti per lavoro insomma e diventa più difficile far scattare la quarantena per chi deve riprendere l'attività in fabbrica. Per questo si attende l'evoluzione dello stato dell'arte e il ministro dell'Interno, nel colloquio di ieri, ha tenuto a rassicurare il presidente della Campania.
 

 

«Ho espresso fortissima preoccupazione - dice De Luca riferendosi al colloquio con il ministro - rispetto al fatto che arrivi di massa e incontrollati possono determinare espansione del contagio e vanificare i sacrifici fatti per due mesi dai nostri concittadini. Ho chiesto al ministro che il governo ribadisca che gli arrivi da altre regioni dovranno essere motivati da ragioni di lavoro o sanitarie e comunque autocertificati».

Ma niente quarantena. «Per quello che riguarda la Campania rimarrà fermo l'obbligo oggi vigente per chiunque venga da fuori regione, di segnalare all'Asl di competenza il proprio arrivo, così da poter procedere a controlli nel 15 giorni successivi», dice De Luca che invita i primi cittadini «a segnalare alle Asl e alla Regione gli arrivi nell'ambito dei propri territori. È questa una funzione essenziale per consentire di tenere la situazione epidemiologici sotto controllo». E per il resto ci si affida ai controlli alla partenza.

«Confermo che - conclude De Luca - saranno mantenuti i controlli preventivi nelle stazioni ferroviarie e ho sollecitato il ministro a esercitare analoghi controlli ai caselli autostradali e nelle stazioni di partenza».
 

Intanto da oggi Trenitalia aumenta le corse sulla direttrice Torino-Milano-Napoli anche se il ritorno alla normalità è ancora lontano, frenato dal divieto di spostamenti interregionali. Saranno ora disponibili, infatti, ulteriori due Frecce per i collegamenti Nord/Sud e altrettante per quelli Sud/Nord. L'annuncio arriva a pochi giorni, ormai, dall'ora x di lunedì prossimo quando riapriranno le attività lavorative indicate dall'ultimo Dpcm ma sempre in attesa di un altro aumento di corse previsto però solo per il prossimo 18 maggio.

Le nuove quattro Frecce vanno così ad aggiungersi alle altre 8 che, complessivamente, circolavano nella fase 1 del lockdown, e che diventano così 12. Il tutto avviene all'insegna del distanziamento dei passeggeri, che è una delle principali misure di sistema per il settore dei trasporti.

Anche se il problema rimane quello della penuria dei posti disponibili. Da lunedì infatti scattano le nuove regole di distanziamento sui mezzi pubblici. E il nuovo criterio di assegnazione dei posti a sedere di Trenitalia prevede il 50 per cento di riempimento del treno così da permettere la distanza fra i passeggeri. Pertanto, considerando mediamente 250 posti su 500 su ogni convoglio, i posti disponibili saranno circa 3000.

Ieri intanto una buona notizia per i nuovi contagi: solo 13 (al livello del 7 marzo) e un solo morto.

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