Forza Italia in fibrillazione, asse Carfagna-Pascale in versione anti-Lega

Forza Italia in fibrillazione, asse Carfagna-Pascale in versione anti-Lega
di Valentino Di Giacomo
Domenica 3 Novembre 2019, 09:30 - Ultimo agg. 14:39
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Un'entrata a gamba tesa, non la prima e probabilmente neppure l'ultima. In un'intervista al Fatto Quotidiano, Francesca Pascale, compagna di Silvio Berlusconi, ha riservato parole al curaro nei confronti di Salvini. Un intervento che se ha agitato un po' le acque nel partito a livello nazionale, ha certamente interessato molto da vicino anche le truppe di Forza Italia in Campania. Se Francesca ha solidi rapporti con Mara Carfagna, non da meno è da sempre molto vicina ai vertici campani di Fi, a cominciare dal coordinatore azzurro Mimmo De Siano, ma anche con Armando Cesaro. Le parole al veleno di Francesca hanno spiazzato la compagine forzista che ormai già vede in dirittura d'arrivo le prossime elezioni regionali al punto che ci si muove già per la compilazione delle liste.

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Non sono state bocciate le parole di Francesca, ma in Campania, proprio per i solidi legami che ci sono tra la compagna napoletana di Berlusconi e il gruppo dirigente partenopeo, il suo sfogo non è passato inosservato perché per rivendicare un candidato di bandiera alle Regionali servirà anche l'avallo di Matteo Salvini. «Il tempo delle chiacchiere e delle lotte intestine - spiegano dal coordinamento regionale di Fi - deve finire. Ora dovrebbe essere il momento per lavorare ventre a terra creando le condizioni per battere De Luca». Un orientamento ormai comune all'interno del gruppo di Forza Italia che ha ormai accettato la decisione di Berlusconi di schierarsi apertamente con Salvini per tenere unito il centrodestra. Al punto che anche Mara Carfagna, spesso critica nei confronti del partito e in aperta guerra con il cosiddetto «cerchio magico» che circonda Berlusconi, sembra ormai orientata a restare all'interno di Forza Italia lasciando cadere tanto le sirene renziane e, probabilmente, anche quelle di Giovanni Toti che vorrebbe averla nel suo gruppo Cambiamo. L'intervista di Francesca Pascale serviva proprio per difendere l'amica Mara dal cerchio magico. Da tempo infatti Berlusconi si divide tra due residenze che sembrano essere diventate due distinte strutture di partito: quella di Arcore, dove è spesso con i parlamentari più orientati al patto di ferro con Salvini, poi quella di Villa Maria, la residenza di Francesca Pascale, dove spesso c'è anche la senatrice campana Maria Rosaria Rossi e dove si cerca di allontanare il leader di Fi dalla morsa di Salvini. Insomma a fare da garante per Mara dai veleni del partito almeno per il momento ci ha pensato Francesca. Un'intervista, quella rilasciata ieri, dettata anche dalla necessità di difendere sé stessa dagli attacchi che di tanto in tanto le arrivano dai giornali attraverso ricostruzioni inverosimili che avevano riportato di un forte pressing dei figli di Berlusconi per convincere il papà a lasciare Francesca. «Più mi attaccano avrebbe detto Pascale agli amici più mi costringono a parlare e dire la mia, il mio è stato un fallo di reazione».

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Se le vicissitudini di Forza Italia vivono sul filo perenne degli affari di cuore e quelli di partito, di sicuro, politicamente, i rapporti tra Lega e Fi sono nettamente migliorati rispetto a qualche mese fa anche in Campania. Salvini è ormai orientato a concedere la candidatura a Forza Italia per le Regionali ed è ritenuta ormai in dirittura d'arrivo l'investitura di Stefano Caldoro. Al punto che il «caldoriano di ferro» Gennaro Salvatore sta già lavorando per stilare la lista «Caldoro Presidente» e, altrettanto, Carmine Mocerino sta imbastendo un altro contenitore politico per inglobare l'ala moderata. Devono solo incastrarsi i puzzle all'interno del centrodestra sui candidati in Calabria e Puglia dove Fdi presenterebbe alternativamente Wanda Ferro a Reggio oppure Raffaele Fitto a Bari. Martedì prossimo, Salvini arriverà a Napoli per presentare anche il nuovo coordinatore, l'ex sottosegretario all'Interno, il fedelissimo Nicola Molteni e per fare il punto della situazione. Al nuovo coordinatore spetterà soprattutto vigilare sui tanti esponenti politici che in questi mesi stanno bussando alla porta del Carroccio. Il timore di Salvini è che attraverso nuovi ingressi possano essere inglobati personaggi della vecchia politica e smentire quel processo di rinnovamento a cui intende puntare. Ci sarà poi da stringere ancor più forti legami con i vertici di Fi in Campania alla luce delle nuove intese a livello nazionale tra Berlusconi e Salvini, ma su questo dopo molte diffidenze del passato c'è piena disponibilità da parte degli azzurri campani a dialogare con il Carroccio. Quello di Francesca viene così bollato solo come «uno sfogo personale».
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