I forum del Mattino, l'assessore Cosenza in web tv: «Galleria Vittoria regalo di Natale»

I forum del Mattino, l'assessore Cosenza in web tv: «Galleria Vittoria regalo di Natale»
Martedì 16 Novembre 2021, 23:00 - Ultimo agg. 18 Novembre, 06:38
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Tornano i forum del Mattino, primo ospite della web tv il neo assessore comunale di Napoli, l'ingegner Edoardo Cosenza.

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Con delega alle Infrastrutture e alla mobilità, Cosenza è stato uno dei primi nomi fatti per la squadra di assessori di Manfredi. Ingegnere, è presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Napoli. Il ruolo di assessore ai Lavori Pubblici, alla Protezione Civile e Grandi progetti l’ha ricoperto anche in passato ma alla Regione nella giunta Caldoro.

L'ex assessore regionale ha risposto alle domande del direttore Federico Monga sulle condizioni del Comune e della città: «Oggi la Regione è la Svizzera, il Comune non proprio.

Il sindaco Manfredi diceva la verità con "mi mancano anche le penne", l'organizzazione è pessima ma ci siamo messi lo stesso al lavoro. Diciamo che non è peggio del giorno dopo un terremoto. Non è una questione solo di soldi, l'organico del comune è sceso da oltre 10 mila a 4 mila, se si confronta con le città di dimensioni paragonabili, è evidente che parliamo di una macchina che non può funzionare. Ho trovato dirigenti di primissimo ordine, persone di valore che vogliono lavorare, ma una pessima organizzazione».

Sui 5 miliardi di debito a Napoli: «Questi debiti sono da associare ad un cronologico di pagamento di due e tre anni, quindi quando il Comune di Napoli deve affrontare dei lavori è costretto a trovare un'impresa che accetti un pagamento futuro. Che poi, se si andasse a dissesto, arriverebbe solo una somma percentuale pari al 30 o 40%. Quando abbiamo riaperto la galleria Quattro Giornate in 60 ore, ne abbiamo impiegate 12 per trovare un'impresa disposta a lavorare in queste condizioni. Impiegare gli operai, ma soprattutto il materiale in una galleria, oggi non è facile. Al Comune siamo visti come una grande speranza per la città. Si vuole arrivare al pragmatismo più puro, è per questo che ci chiamano ingegneri».

All'assessore Cosenza, da solo, spetterà il difficile compito di gestire tutti questi problemi: «Non so se ci riuscirò, per fortuna dormo solo cinque ore a notte: mi addormento istantaneamente in qualsiasi condizione di ansia. Gaetano (Manfredi, ndr) si fida di me, gli ho proposto il mio aiuto non per ambizione personale perchè quello dell'assessore è un ruolo che ho già svolto. Bisogna non farsi prendere al 100% dalle emergenze, ma fare strategia. Io e il sindaco ci siamo sentiti molto presto, ieri da noi è arrivato anche il ministro Franceschini che ha grande attenzione per Napoli. Speriamo che queste attenzioni si tramutino in fatti: se si arriva al dissesto, Manfredi si dimette e io con lui».

Sul progetto per Napoli Est, che dovrebbe riguardare il porto, Piazza Garibaldi e altre parti della zona orientale della città: «Lo propone il presidente De Luca, che è un pragmatico, quindi in linea di principio si può fare. La rivalutazione della zona di ingresso verso la stazione è molto importante. Piazza Garibaldi, sia da un lato che dall'altro, non è stata ancora riqualificata. De Luca dice che vuole portare tutti gli uffici della Regione in questa opera di archistar che vuole fare lì, cosa che ci può stare. Se noi liberiamo Santa Lucia, che porta traffico e proteste, dalla Regione, possiamo trarne un albergo o anche altri edifici con funzioni diverse. Ma svuotare la Regione non deve significare accelerare il degrado del centro direzionale. Su questo il bilancio complessivo lo fa il Comune, il presidente De Luca ha bisogno della moneta urbanistica, altrimenti non si può costruire. Noi stiamo pensando a un grande progetto di rilancio per questa area, rivitalizzando il centro direzionale anche se alcuni uffici della Regione vanno via».

La svolta vera potrebbe arrivare con l'apertura della metropolitana: «In questo momento è un museo statico, invece deve diventare dinamico. Sia sui treni della Linea 1 che della Linea 6 abbiamo trovato guai, cosa quasi paradossale. Un treno, prima di entrare nel circuito, deve fare 5 kilometri di test all'interno. Il primo treno in prova ebbe un incidente, a causa di una concatenazione di eventi negativi, tra l'altro a prova conclusa. Da allora il ministero ha bloccato le prove, stiamo cercando di dimostrare in tutti i modi la sicurezza dei treni per farli ripartire. In Spagna c'è un deposito con cinque nostri treni all'interno. Oggi abbiamo dieci treni europei, ne circolano invece sei "da ridere", con altri in prenotazione. In totale, potremmo avere 32 treni europei, invece ne abbiamo 6 non adatti. Abbiamo anche chiesto di effettuare i test di giorno, in modo che i cittadini notino l'effettiva esistenza dei treni. Per quanto riguarda la linea 6, paradossalmente i fondi ci sono, ma manca il deposito a Campi Flegrei. Nei prossimi giorni, io e il sindaco incontreremo i vertici della divisione sistemi urbani delle Ferrovie dello Stato. La concessionaria non può partire con i lavori se noi non diciamo che il suolo è nostro, quindi si andrà avanti con questi sei "trenini" che però sono stati degnamente rimessi a posto».

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