Non lo spaventa l'autonomia, purché declinata nell'ambito dell'unità nazionale. Il governatore Vincenzo De Luca lo ha detto proprio da quella Milano in cui la Lega chiede più poteri per le Regioni. «Siamo pronti alla sfida del federalismo e dell'autonomia differenziata e qui a Milano possiamo dire che di tutto possiamo parlare ma avendo condiviso come sacro il valore dell'unità nazionale, perché avverto come una violenza promuovere divisioni e lacerazioni» ha chiarito nel suo discorso di inaugurazione dello Spazio Campania che ha aperto nel centro di Milano, in piazza Fontana, nella ex sede della Banca dell'Agricoltura che fu teatro della strage del 1969. Quanto alla distribuzione delle risorse, per l'ex sindaco di Salerno «non possiamo andare avanti con l'idea che chi è più avanti deve continuare ad andare avanti e chi è indietro va sempre più indietro: non mi sento di dire che dobbiamo uniformare le risorse perché non sarebbe onesto - ha aggiunto - Dobbiamo dare qualcosa in più a chi ha fatto di più». La proposta è quindi incentrata sullo stanziamento di fondi aggiuntivi dello Stato con meccanismi di premialità o penalità in base a chi dimostra di saperli spendere. «Bisogna impegnare e obbligare tutti alla sfida dell'efficienza. Fissati i paletti, possiamo andare avanti nel rispetto reciproco e nella sfida dell'efficienza».
Il progetto annunciato ad inizio legislatura è diventato realtà: una vetrina per il made in Campania. Per mettere in risalto a Milano «il Sud che combatte e che dalla moda all'artigianato, dalle imprese alla ricerca, dalla cultura al food, vuole offrire le sue eccellenze». Presenti alla cerimonia di apertura anche il sindaco del capoluogo lombardo Giuseppe Sala e il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana. «Milano è l'unica realtà dinamica, internazionale, vera d'Italia e la mia regione ha un gemellaggio antico con la Lombardia», ha proseguito De Luca ringraziando la Regione Lombardia per l'accoglienza offerta a tanti giovani campani che qui hanno costruito il loro futuro, elogiando Milano per il suo dinamismo da prendere come esempio al Sud. «Il mio obiettivo è trasformare la Campania in una istituzione che possa camminare a testa alta seguendo il vostro modello. Ma non potrebbe esistere un'Italia senza Milano e senza Napoli. Qui si respira la fiducia verso il futuro ma senza l'Umanesimo, la cultura e anche le sofferenze della nostra Napoli, questa Nazione non sarebbe tale». Presente anche il presidente del Consiglio regionale Rosetta D'Amelio per la quale Spazio Campania serve a «raccogliere la sfida della competitività e rilanciare un messaggio di unità nazionale e sinergia tra le regioni di Nord e Sud per lo sviluppo dell'intero Paese».
«Aperti, aperti, aperti. Stiamo andando verso un altro mondo, non verso l'Ottocento e i Borboni», ha infine detto il presidente della Regione sulle chiusure domenicali dei negozi decise dal Governo. «C'è un problema di tutela dei lavoratori, bisogna avere delle turnazioni, non possiamo schiavizzare i lavoratori per tutti i giorni, i mesi e gli anni: ci sono soluzioni assolutamente più semplici come la rotazione delle aperture e del personale, incentivi economici per riconoscere il sacrificio - ha concluso - Ma l'idea di chiudere significa chiamare Amazon, chiamare quel signore pelato, e dirgli l'Italia ti offre la possibilità di fare qualche altro miliardo di dollari». Il commento tranchant non a caso è stato: «Mi pare una bestialità».
Autonomia, De Luca lancia la sfida: «Parliamone ma fissiamo paletti»
di Carlo Porcaro
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Sabato 9 Febbraio 2019, 10:30 - Ultimo agg. :
10:32
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