«I cinque sindacati più rappresentativi della scuola in Italia hanno firmato un accordo con il premier Conte nel quale è stata ribadita l’unitarietà dell’istruzione. Se quell’intesa non viene mantenuta, siamo pronti a fare le barricate, perché su questo non si tratta», Maddalena Gissi, leader della Cisl Scuola, a Napoli per concludere una iniziativa sul tema promossa dalla federazione territoriale guidata da Maria Romano e dall’Irsef-Irfed presieduto da Luigi Bifulco, non lo manda a dire.
«Le centinaia di migliaia di firme che abbiamo raccolto in tutta Italia a sostegno della petizione contro la regionalizzazione – aggiunge - dimostrano che non possono essere messe in discussione l’identità e le radici del sistema. La scuola è del Paese, non del condominio, e non basta la volontà espressa da qualche Regione con un referendum per modificare un principio su cui è nata la nostra Repubblica».
Al seminario, a cui hanno preso parte le Rsu e il gruppo dirigente della categoria (presenti, tra gli altri, i segretari generali Cisl Campania Doriana Buonavita, Cisl Napoli Giampiero Tipaldi e Cisl Scuola regionale Rosanna Colonna) sono intervenuti il giornalista Marco Esposito e la docente universitaria Fulvia Abbondante, che hanno illustrato gli aspetti economici e giuridici del federalismo, a partire dalla riforma costituzionale del 2001 con cui è stato previsto il trasferimento di alcune competenze dallo Stato alle Regioni.
«Siamo preoccupati – ha detto la segretaria generale della federazione di Napoli Maria Romano – perché la regionalizzazione potrebbe determinare ulteriori differenze tra Nord e Sud. Invece un bambino, un alunno, tutti gli studenti devono avere la stessa possibilità formativa in qualsiasi scuola d’Italia: questo è un <valore etico> da cui non si può derogare».
Autonomia differenziata, la Cisl pronta «alle barricate se salta l’accordo con il governo»
Martedì 14 Maggio 2019, 17:49
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