Riforma delle Regioni, la sfida della Campania: «Noi autonomi come Lombardia e Veneto»

Riforma delle Regioni, la sfida della Campania: «Noi autonomi come Lombardia e Veneto»
Martedì 5 Febbraio 2019, 15:34 - Ultimo agg. 23:39
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Il Consiglio regionale della Campania ha approvato a maggioranza con l'astensione del Movimento 5 Stelle l'ordine del giorno presentato da Forza Italia sul «Regionalismo differenziato». Il Consiglio con l'odg sollecita il governo nazionale ad audire la Regione Campania in via preventiva in ordine al procedimento promosso dalle regioni Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna, ai sensi dell'art. 116; a promuovere nelle sedute tematiche un ampio confronto e coinvolgimento delle forze politiche, delle parti sociali e del mondo culturale scientifico ed associativo anche in raccordo con le altre regioni del Mezzogiorno; a promuovere un'autonomia ripartita ai sensi dell'art. 116 della Costituzione perché la Campania nel rispetto dei principi di solidarietà nazionale sanciti dall'art. 119 della Costituzione promuova un'apposita Intesa con il governo nazionale volta a garantire ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia. E ancora a individuare, anche in esito allo sviluppo del confronto le specifiche materie per le quali sarà promossa l'Intesa con il governo nazionale nell'ambito di quelle previste dall'art. 116 della Costituzione; a chiedere al governo nazionale, nelle more della definizione dell'Intesa di cui all'art. 116 della Costituzione, di non assumere azioni volte alla riduzione delle risorse già assegnate alla Regione Campania in attuazione di norme statali ed atti di programmazione pluriennale, e a ripristinare l'assegnazione delle risorse già sottratte.

«L'autonomia è una sfida, dobbiamo recuperare nel Sud lo spirito autonomista e federalista senza aver paura di quelli del Nord. Certo dobbiamo garantire gli stessi diritti, dobbiamo essere rigorosi, forti e decisi. Possiamo avere una Campania piu forte se accetta la sfida dell'autonomia», commenta soddisfatto Stefano Caldoro, consigliere regionale di Forza Italia. «Mi pare che qui in consiglio - ha spiegato - ci sia una convergenza, questo è un fatto positivo. Ci ha messo un po' di tempo il centrosinistra a convincersi su questa sfida, però oggi noi siamo sempre per un'opposizione costruttiva per il bene dei cittadini campani». Caldoro ha ricordato anche il suo lavoro per un referendum sulla macroregione meridionale: «Abbiamo iniziato - ha detto - la raccolta delle firme, faccio appello a una Campania più forte unita e a un sud più unito. Poi è chiaro che il Sud deve essere forte, essere protagonista vuol dire che la sfida dell'autonomia va fatta con le garanzie che stanno nella legge. Le pari risorse le dobbiamo pretendere e se questo non viene concesso allora la battaglia si farà dura. Ma l'alternativa qual è? Lo status quo?».

Durissima, di contro, la reazione in aula di Valeria Ciarambino, consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, che ha definito l'ordine del giorno «ipocrita» e «un atto di propaganda elettorale da parte di chi, centrosinistra e centrodestra, ha devastato il Sud». Secondo Ciarambino «è un paradosso che la giunta, prima di centrodestra e poi di centrosinistra, che ha ridotto la Campania nello stato in cui versa, particolarmente nella sanità, oggi chieda maggiore autonomia. I cittadini devono stare tranquilli perché il Movimento 5 Stelle costituisce la garanzia che l'autonomia si farà nel rispetto del Sud e degli equilibri nazionali», ha concluso Ciarambino.
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