Bagarre rimpasto al Comune di Napoli, rischia Del Giudice: come vice spuntano Piscopo e Panini

Bagarre rimpasto al Comune di Napoli, rischia Del Giudice: come vice spuntano Piscopo e Panini
di Luigi Roano
Mercoledì 26 Settembre 2018, 09:19 - Ultimo agg. 09:36
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Il sindaco Luigi de Magistris allarga la sua maggioranza in Città Metropolitana, il capogruppo del Pd Giuseppe Jossa ha accettato le deleghe - gli altri tre consiglieri democrat no - così come anche il centrodestra. Tuttavia, il vero tema politico oggi è quello del rimpasto di giunta a Palazzo San Giacomo. Il sindaco ha incontrato alcuni gruppi consiliari - ne mancano ancora, le consultazioni finiranno lunedì sera - e annunciato che la prossima settimana comunicherà le sue decisioni. La novità principale è che nel tourbillon del rimpasto potrebbe finirci il vicesindaco Raffaele Del Giudice. Almeno questo hanno chiesto i consiglieri comunali.  
Per loro serve rinforzare Asìa e Del Giudice è l’ideale. In realtà è un modo non troppo tranchant per dire che a Palazzo San Giacomo vogliono un vicesindaco politicamente più caratterizzato viste le imminenti scadenze elettorali. Sotto sotto anche a de Magistris l’idea non dispiace anche se ha alzato le barricate. Intanto però l’identikit del nuovo vicesindaco è già tracciato: uno tra Carmine Piscopo, assessore all’Urbanistica e ideologo di demA, ed Enrico Panini, assessore al Bilancio e segretario del movimento arancione. 

Sembrava essere fuori dalla bagarre Alessandra Sardu, entrata in giunta in quota Riformisti democratici di Gabriele Mundo, e poi folgorata da de Magistris al punto da iscriversi a demA. Mundo però politicamente ora la disconosce e rilancia la palla nel campo del sindaco, che difficilmente potrà confermarla dati i già precari equilibri interni. Motivazioni diverse ma stessa sorte è quella che toccherà alla Verde Maria D’Ambrosio. La sostanza è che al sindaco sono stati chiesti 4-5 cambi e le teste di Mario Calabrese (Infrastrutture), Annamaria Palmieri (Scuola) e Roberta Gaeta (Welfare). La risposta del sindaco? De Magistris ha rilanciato sul tema dei cosiddetti «consiglieri delegati», vale a dire attribuire ai consiglieri deleghe esterne alla giunta. Quasi impossibile da attuare a livello amministrativo. Gli eletti dal popolo ha un ruolo istituzionale ben definito di indirizzo e controllo degli atti della giunta. Se accettassero le deleghe sarebbero nella fin troppo comoda posizione di essere allo stesso tempo controllori e controllati. E inoltre, per chi ha un lavoro, significherebbe mettersi in aspettativa senza retribuzione. 

Restano due opzioni: Chiara capretti di Potere al Popolo e Maria Luisa Iavarone, la mamma del giovane Arturo che fu accoltellato in via Foria. Opzioni che con il passare del tempo sembrano essere sempre più sfumate. De Magistris a Televomero, nel corso della trasmissione «Lente di ingrandimento», sul rimpasto ha risposto così: «I mal di pancia? Vorrà dire che andranno forti le farmacie... Battute a parte - racconta il sindaco - scioglierò tutte le riserve la prossima settimana. Voglio un gruppo più motivato e coeso. Ci saranno diversi interventi, non uno stravolgimento, che porteranno a rafforzare la squadra per certe battaglie come quella sul debito». 
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