Bagnoli, il commissario sarà il prossimo sindaco

Bagnoli, il commissario sarà il prossimo sindaco
di Luigi Roano
Mercoledì 29 Settembre 2021, 07:00 - Ultimo agg. 30 Settembre, 07:15
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Era nell'aria e oggi sarà ufficiale. La governance di Bagnoli cambia: il commissario per la bonifica dell'area ex Italsider sarà il sindaco di Napoli. Chiunque esso sia e già lunedì - se uno dei candidati alla successione di Luigi de Magistris - dovesse vincere al primo turno si saprà pure il nome. È quanto trapela da fonti qualificate della maggioranza al termine della cabina di regia a Palazzo Chigi. Stop - dunque - a commissari nominati dalla politica e semaforo verde per il primo cittadino, un risarcimento per la città che si è vista sottrarre la potestà di un pezzo di territorio. Va detto che la legge su Bagnoli la volle l'allora premier Matteo Renzi sulla scorta di un dato storico incontrovertibile: 25 anni di immobilismo della classe dirigente locale. Purtroppo per Napoli il tentativo fatto da Renzi - che ha messo dentro centinaia di milioni per sbloccare Bagnoli - non ha funzionato, non ha dato i frutti sperati. Anzi a immobilismo si è accumulato altro immobilismo. Finisce così l'epoca di Francesco Floro Flores, nominato dall'allora ministra Barbara Lezzi in quota M5S. Va via senza lasciare nessun rimpianto Floro Flores che nei forzieri del commissariato conserva ancora 300 milioni, soldi non spesi, e questo fa intuire quanto la sua stagione sia stata avara di soddisfazioni. L'ormai ex commissario porta con sé una valigia piena di progetti irrealizzati, slide futuristiche che sembrano cartoni animati, di concreto a Bagnoli si è fatto poco o nulla. Chiarezza l'ha fatta la magistratura precisando che la bonifica va rifatta ex novo.

Il cambio di strategia l'ha fortemente voluto la ministra per il sud Mara Carfagna.

Che fin dal primo giorno del suo insediamento ha partecipato alla cabina di regia per Bagnoli e ha intuito subito che qualcosa non funzionava nel rapporto tra i componenti dell'organismo che deve decidere sulle sorti dell'area ex Italsider. Vale a dire i litigi continui tra il soggetto attuatore Invitalia e il Commissario. La ministra ha subiti affossato due strampalati progetti targati Floro Flores: «Il governo Draghi - attaccò la ministra a maggio - non ha nessuna intenzione di destinare la Caserma Battisti di Bagnoli a istituto penitenziario. Ho appena parlato con la collega Marta Cartabia e abbiamo concordato in proposito. Bagnoli ha un altro destino: il lavoro di riqualificazione che è stato avviato deve portarla ad essere un luogo a vocazione turistica, sportiva, culturale. Peraltro, l'edificio della caserma è inadeguato agli standard di una moderna struttura penitenziaria». E in secondo luogo la Carfagna ha affossato la sfida all'incontrario lanciata da Floro Flores, vale a dire non rimuovere più la colmata a mare, simbolo della rinascita del sito ex Italsider. Togliere la colmata significa ripristinare la linea di costa per intero. La vera e unica novità del progetto Bagnoli del nuovo millennio. «La bonifica della colmata a mare di Bagnoli - raccontò la ministra Carfagna al Mattino - fa parte degli interventi non solo previsti da una legge, ma anche condivisi a suo tempo dal tavolo istituzionale. Qualunque alterazione del quadro progettuale deve essere quindi condivisa». Floro Flores tentò il blitz motivandoli così: «Non ci sono i soldi per rimuoverla».

 

In questo contesto il prossimo sindaco di Napoli si dovrà adoperare per dare un senso a Bagnoli che da 30 anni è il simbolo della mala politica e dell'immobilismo. Avrà la possibilità il nuovo sindaco di gestire fondi e poteri molto ampi per rimettere in moto il processo di rigenerazione e bonifica dell'intera area. Va ricordato per dovere di cronaca che il sindaco de Magistris si è sempre battuto perché il commissario alla bonifica fosse lo stesso primo cittadino chiunque esso sia, perché senza la mediazione con il territorio che solo un sindaco può fare è impossibile procedere con i progetti. 

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