Bagnoli, de Magistris sfida Renzi: «Ecco perché ha vinto il Comune»

Bagnoli, de Magistris sfida Renzi: «Ecco perché ha vinto il Comune»
Domenica 6 Agosto 2017, 15:51 - Ultimo agg. 18:24
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Un video per spiegare e mettere a confronto il progetto originariamente presentato da lnvitalia nel febbraio 2016 e approvato dalla cabina di regia del governo Renzi il 6 aprile 2016 e quello firmato a Roma e approvato in cabina di regia con il premier Gentiloni lo scorso giovedi alla presenza del sindaco di Napoli Luigi de Magistris è stato pubblicato sul sito del Movimento demA, accompagnato da alcune slide. Nel filmato sono spiegati ed evidenziati attraverso le immagini e le proiezioni tutti gli obiettivi raggiunti dal Comune di Napoli rispetto al precedente piano. Una replica indiretta al segretario del Pd Renzi, secondo il quale l'intesa sottoscritta nei giorni scorsi sarebbe uguale al piano presentato a suo tempo.

In particolare, sottolinea il movimento politico di de Magistris, «le vittorie della amministrazione comunale riguardano la realizzazione della spiaggia pubblica con la passeggiata a mare e con un lungomare attrezzato e fruibile essendo state cancellate le strutture di attività e servizi frapposte tra il parco e la spiaggia. Di seguito, l'arretramento del cosiddetto miglio azzurro, previsto nell'area ex Cementir che si sarebbe realizzato a discapito del grande parco urbano. Per ciò che riguarda Coroglio, il permanere degli abitanti nell'antico borgo che non sarà più cancellato per fare spazio alle residenze turistiche legate alla nautica da diporto. Ancora, la condivisione da parte di Invitalia e del governo del principio approvato nel Pua di Bagnoli (piano urbanistico attuativo) del valore parametrico dei suoli che evita pressioni speculative sulle destinazioni delle singole aree. La proprietà pubblica delle aree di intervento anche attraverso l'esproprio di quelle private interessate al programma».

Fondamentale poi, per demA, «il coinvolgimento economico dei privati responsabili dell'inquinamento secondo il principio europeo “Chi inquina paga”, come stabilito dall'ordinanza sindacale del 3/12/2013». 

Secca la replica del Pd, affidata al segretario regionale Assunta Tartaglione: «Il video pubblicato sul sito di demA passerà certamente agli annali come testimonianza della propaganda aranciona, ma soprattutto ci consegna finalmente la verità dei fatti su Bagnoli. Attraverso il suo partito familiare, il sindaco di Napoli esce allo scoperto e chiarisce una volta per tutte come per lui non conti nulla il destino dell'area ex Italsider. Per de Magistris Bagnoli era solo la clava da usare per attaccare la sua più grande ossessione, Renzi, e guadagnare qualche consenso in più urlando, minacciando e buttandola in caciara come solo lui sa fare».

«Non mi resta che ribadire quanto detto dopo la firma in cabina di regia - aggiunge Tartaglione -. Per noi i passi avanti su Bagnoli, compiuti grazie alla determinazione dei governi Renzi e Gentiloni, in particolare del ministro De Vincenti, e al lavoro svolto anche dal Pd, sono e restano una vittoria dei cittadini e a loro dovremo rendere conto degli impegni assunti, che andranno rispettati a prescindere dall'umore ondivago di un sindaco che naviga ormai senza una rotta». «È per questo che, ogni giorno di più, siamo fieri di essere diversi in tutto e per tutto da de Magistris - conclude Tartaglione - ed estranei a questa rivoluzione morta prima di nascere. Attendiamo con ansia che il sindaco, sempre attraverso amici e parenti, proclami altre vittorie, sui conti pubblici, sul trasporto, sulla gestione del patrimonio immobiliare, sulle politiche sociali, sull'igiene urbana».

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