Bassolino candidato sindaco di Napoli, ecco la rete: ex consiglieri e fondazioni anche nei rioni popolari

Bassolino candidato sindaco di Napoli, ecco la rete: ex consiglieri e fondazioni anche nei rioni popolari
di Luigi Roano
Venerdì 23 Ottobre 2020, 12:00
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Antonio Bassolino più giorni passano e più è vicino si sente al grande passo: candidarsi per la terza volta a sindaco di Napoli a 20 di distanza da quando indossò per l'ultima volta la fascia tricolore. Non sarà una passeggiata di salute però ci sta provando. Tutti i giorni - come una goccia che scava la roccia - è sulla scena politica utilizzando i social. Non per lanciare manifesti politici, ma in modo molto più diretto segnalando i disagi dei napoletani sostanzialmente privi di servizi. Su questo versante sta cercando di rubare terreno al Pd, il suo ex partito con il quale ci sono prove di dialogo in corso. Ma il problema di Bassolino - e lo sa pure lui - è paradossale per un uomo che ha sempre vissuto sulla rive gauche della politica. In queste settimane passate a fare il sindaco di strada ha trovato calore nella borghesia napoletana, posillipina e vomerese. Ma negli altri segmenti della società avrà lo stesso impatto? Insomma, Bassolino deve partire alla conquista dei settori più popolari della città. Venti anni fa l'asse del suo consenso andava da Bagnoli a San Giovanni: oggi come stanno le cose? L'ex sindaco ce la farà a riorganizzare un tour così pesante e difficile? 

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La realtà è che Bassolino il tour già lo ha iniziato e la prima tappa l'ha fatta a Capodimonte, è andato a visitare il parco e il museo. Perché proprio Capodimonte? Aveva un impegno, voleva tornare a vedere parco e museo ma anche per testare la rete che sta mettendo in campo nei settori popolari di Napoli. Ad accoglierlo per esempio c'era Gennaro Centanni che ha fondato l'associazione «Spazio a sinistra». Ed è proprio Centanni che racconta come sono andate le cose. «Posso dire - perché ho accompagnato il presidente nella visita - che un percorso che a piedi si fa in 5 minuti lui lo ha fatto in 30. Tantissime le persone che lo hanno avvicinato, Bassolino credo che abbia ancora un ottimo riscontro anche tra i ceti popolari». Secondo l'ex consigliere comunale, i napoletani vedono in lui «quella personalità capace di andare a trattare con Roma o con Bruxelles per uscire dall'oppressione di un debito che con de Magistris è arrivato a 2,7 miliardi. Napoli sta molto peggio del 1993 quando Bassolino si candidò a sindaco vincendo la sfida con ampio margine». E Bassolino continua a dare segnali ai Napoletani entrando di prepotenza nel dibattito sull'epidemia da Covid che a Napoli e in tutta la Campania sta prendendo piede. È sempre fb il mezzo per comunicare: «A Napoli si respira, come in altre città, una comprensibile aria di giusta preoccupazione per il forte aumento dei contagi e per la crescita delle povertà. Ognuno di noi deve fare la sua parte, rispettando le regole». Quindi l'appello dell'ex sindaco: «Ma oltre alle necessarie scelte sanitarie e alle doverose misure sociali serve soprattutto una vera collaborazione tra tutte le istituzioni - governo, regioni, comuni- e un corretto rapporto tra maggioranza e opposizione in ogni istituzione: altrimenti sono guai seri». Così in un post l'ex sindaco e presidente della Regione. Evidente il riferimento alla rissa tra il presidente della Regione Vincenzo De Luca e il sindaco Luigi de Magistris sulla questione di quello che non si è fatto o si doveva fare. Ma anche lo scenario nazionale non è da meno. Basta andare a rileggere lo scambio tra il premier Conte e l'opposizione quando il primo ministro è andato a riferire alle Camere. Tra chi è pronto a dargli una mano c'è Francesco Moxedano, ex consigliere regionale che per scelta sua non si è ricandidato alle ultime regionali. Moxedano è amico di vecchia data di Bassolino è stato consigliere comunale e anche assessore nel primo mandato di de Magistris. Un moderato Moxedano operativo nell'area nord con una vasta esperienza. Decisamente più sinistroso Gaetano Sannino.

Pure per lui un passato da consigliere comunale quando tra la Regione e il Comune la sinergia era totale. Insomma l'epopea di Bassolino l'ha vissuta tutta. La sostanza è che vincere la battaglia per il Comune per Bassolino sarà difficilissimo ma strada facendo tante componenti potrebbero incassarsi. Sa l'ex sindaco che fare il candidato del centrosinistra è quasi un'utopia. Ma se arrivasse al ballottaggio sarebbe legittimato a sperare nella vittoria.

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