Beni culturali, a Napoli istituito il “Garante” ma è scontro: «Un inutile doppione»

Beni culturali, a Napoli istituito il “Garante” ma è scontro: «Un inutile doppione»
di Valerio Esca
Mercoledì 4 Maggio 2022, 07:14 - Ultimo agg. 17:20
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Contro crolli e degrado del centro storico di Napoli arriva il Garante dei beni culturali. Ma è subito polemica. La nuova figura, individuata nel professor Giulio Pane, è stata istituita dal difensore civico della Regione Campania Giuseppe Fortunato. Qualcuno però storce il naso parlando di un simil-commissariamento di Comune di Napoli e Soprintendenza. Una figura ibrida che rischia di ingolfare una già abbondantemente arrugginita macchina burocratica. 

Il Difensore civico, dopo il tentativo di commissariare le Municipalità a causa dei ritardi sulle nomine delle giunte (iniziativa bloccata da Tar), propone la nomina di un «apposito organismo per migliorare la tutela del patrimonio Unesco della città di Napoli». Fortunato recependo «un ricorso dei cittadini» spiega una nota «istituisce la figura ispirata ai principi dell’articolo 9 della Costituzione ed alle norme del “Codice urbani”». Il Garante sarà presentato oggi in Consiglio regionale alla presenza di Pane, dell’avvocato Gaetano Brancaccio, della consigliera regionale ex grillina Maria Muscarà, di Luigi Grosso, del presidente del Comitato Portosalvo Antonio Pariante e di Fortunato. L’ufficio del Garante dei beni culturali e del paesaggio svolgerà la sua attività a titolo gratuito, interagirà con associazioni e comitati, si assumerà il compito di ricevere segnalazioni e reclami, promuoverà campagne di sensibilizzazione e di informazione, ed avrà contatti con enti preposti alla tutela del patrimonio, soprattutto per segnalazioni di carattere urgente, con l’unico fine di poter apportare un serio miglioramento del sito Unesco. 

L’ex difensore civico Francesco Bianco reputa «inusuale questa nomina». «Le figure istituzionali dei garanti e dei presidenti delle commissioni speciali vengono fatte dal Consiglio regionale - spiega -. Il garante nominato dal difensore civico rischia di andare in conflitto con chi detiene la delega alla Cultura, ovvero il sindaco Manfredi e con figure istituzionali come il Soprintendente. Il Garante cosa dovrebbe fare, dire che il sindaco ha operato bene o male? È una figura difficilmente interpretabile. Implica anche una competenza del Soprintendente, che non credo sia stato edotto di questa nomina. Mi metto nei panni del nominato, il professore Pane, persona molto valida, cosa farà, andrà dal sindaco, dal vescovo, dal sovrintendente a chiedere come gestiscono la manutenzione delle chiese?». Al Comune sono in attesa di capire come si intenda indirizzare il lavoro del Garante. Se sarà o meno una figura che possa andare in conflitto con la delega del primo cittadino e con quella dell’assessore all’Urbanistica Laura Lieto. 

Intanto, dopo l’appello di 20 associazioni, che hanno puntato il dito contro l’ex rettore considerando il «Maggio dei monumenti un evento inesistente» e accusando Palazzo San Giacomo «di averli esclusi dall’evento grazie a scelte verticistiche» interviene sul tema il segretario generale Slc Cgil Napoli Gianluca Daniele: «È fondamentale che il sindaco, che ha tenuto per sé la delega alla cultura, faccia del comparto una priorità.

Si deve evitare che si aggravino ulteriormente le condizioni dei lavoratori del settore della cultura, dopo la pandemia e con una guerra in corso». Alla polemica delle associazioni ha replicato Manfredi: «Cercheremo di coinvolgere tutti nei prossimi eventi culturali. Abbiamo fatto un grande lavoro che ha portato a più di 300 proposte dopo la presentazione delle linee guida del Piano cultura. Sul Maggio se non c’è stato il coinvolgimento di qualcuno faremo in modo di recuperare nei prossimi appuntamenti». È stato poi annunciato ieri che si svolgerà nel cuore di Secondigliano l’anteprima della XXVIII edizione del Maggio dei Monumenti. Sabato 7 maggio alle ore 11,30 verrà proposta una visita guidata che consentirà di scoprire la chiesa e la cripta dei Santi Cosma e Damiano, considerata uno dei luoghi più evocativi del culto delle anime del Purgatorio. «Quella di sabato - ha aggiunto l’ex ministro - è soltanto la prima di molte straordinarie aperture che sveleranno luoghi o angoli non sempre conosciuti dai napoletani e dai turisti».

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