Bonafede, gaffe in tv e gli avvocati di Napoli chiedono una mozione di sfiducia per il ministro

Bonafede, gaffe in tv e gli avvocati di Napoli chiedono una mozione di sfiducia per il ministro
di Viviana Lanza
Venerdì 13 Dicembre 2019, 21:22
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Con la delibera approvata al termine di una seduta straordinaria, oggi il Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Napoli presieduto da Antonio Tafuri ha chiesto l’intervento degli avvocati parlamentari affinché «si attivino - si legge nella delibera - per la promozione di una mozione di sfiducia nei confronti del ministro della Giustizia Alfonso Bonafede». La questione ruota attorno alle dichiarazioni del ministro in tema di riforma della giustizia e in particolare alla gaffe sulla differenza tra dolo e colpa nei reati in cui Bonafede è incappato ieri sera durante il suo intervento alla trasmissione televisiva “Porta a porta”.
 


Nella delibera, criticando la riforma della prescrizione che entrerà in vigore dal primo gennaio 2020, gli avvocati napoletani evidenziano che «la materia trattata richiede alta competenza e sensibilità giuridica e non, invece, il ricorso ad argomentazioni metagiuridiche». Sono molto critici, gli avvocati con il loro collega ministro ritenendo che le argomentazioni sostenute in Tv «da un ministro avvocato - precisano - sono state diffuse nel corso di un programma televisivo di amplissima risonanza mediatica e generano confusioni, disinformazione e errati convincimenti su aspetti inesistenti della legislazione penale». Non sono bastati, per gli avvocati del Consiglio di Napoli e per moltissimi colleghi che hanno approvato la delibera condividendola di fatto e sulle proprie pagine social, i chiarimenti resi dal ministro Bonafede questa mattina all’indomani delle polemiche sul suo intervento in tv. «I chiarimenti del ministro sul proprio profilo Facebook - si legge ancora nella delibera - destano ancora maggiore preoccupazione e ulteriori perplessità atteso che viene dichiarato l’intento di spiegare “in maniera semplice ai cittadini le conseguenze (sulla prescrizione) della configurazione di una condotta in termini colposi e dolosi” reiterando - bacchettano gli avvocati - argomentazioni giuridicamente scorrette». Di qui la decisione di chiedere agli avvocati parlamentari una mozione di sfiducia nei confronti di Bonafede. 

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«Uno studente sarebbe bocciato se pronunciasse in sede d’esame le dichiarazioni del ministro su importanti temi di diritto e procedura penale - commenta l’avvocato Gabriele Esposito, penalista e vicepresidente del Consiglio dell’Ordine degli avvocati - La questione è resa ancor più grave se certe fallaci affermazioni vengono rese ai cittadini infondendo un erroneo convincimento in tema di prescrizione e declassando le garanzie dei cittadini, da fondamenta a mera ipotesi nel processo penale». 

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