Un botta e risposta tra l'attuale sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, e il suo predecessore Luigi de Magistris. Quest'ultimo non ha riservato buone parole nel commentare il primo anno in carica del primo cittadino. Il leader di Unione popolare definisce Napoli come una città a cui «è stata tolta l'anima» e che «non ha una guida», poi prosegue con un preciso riferimento all'attuale sindaco: «Manfredi non si vede in città, non si sa quale sia il suo pensiero, non ha un'idea di città e non c'è un progetto che possa dire di essere di questa amministrazione». A queste accuse Manfredi si difende ricordando che: «Sono i fatti che rispondono. De Magistris ha lasciato una città sfasciata, piena di debiti, e con dei disastri che sono difficilmente raccontabili». Così il sindaco - a margine della presentazione del Festival di Spinacorona - contesta le parole del suo predecessore, dando poco adito alle accuse ricevute ma mettendo l'accento sul fatto che il vero interesse di de Magistris risiede nella campagna elettore: «Lui pensa alla sua carriera politica, non ha alcun interesse per la città», afferma il sindaco ribadendo che la visione della nuova amministrazione è quella «di dare un futuro a Napoli perché è quello che i cittadini vogliono».
De Magistris - durante le sue dichiarazioni - ha rivendicato con forza la paternità di diversi progetti: «Non consentiamo a nessuno di scippare il nostro lavoro».
«Quello che l'attuale amministrazione si affretta ad annunciare - ha precisato - è l'onda lunga di quello che abbiamo fatto noi. Oggi la città, pur non avendo una guida, cammina perché ha imparato a muoversi anche da sola con autonomia e grande energia e partecipazione». Così de Magistris sembra accusare Manfredi di una mancanza di visione, ma il sindaco controbatte riaffermando con fermezza la sua vision su Napoli, ovvero «una città che funziona, con dei servizi efficienti, che abbia soprattutto credibilità a livello nazionale ed internazionale. Questo è quello di cui Napoli ha bisogno. Non è la città della confusione e dei debiti, è una città che aspira ad avere una sua dimensione europea», conclude Manfredi.