Camera di Commercio di Napoli, è scontro sullo statuto: gli industriali all'attacco

L'opposizione guidata dall'Unione industriali accusa Fiola di stravolgere le regole dell'ente

Camera di Commercio di Napoli, è scontro sullo statuto: gli industriali all'attacco
di Valerio Iuliano
Venerdì 11 Novembre 2022, 07:21 - Ultimo agg. 12 Novembre, 19:03
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Volano gli stracci alla Camera di Commercio. L'opposizione guidata dall'Unione industriali attacca il presidente Ciro Fiola accusandolo di stravolgere le regole dell'ente. Fiola contrattacca e il clima si fa incandescente. Il conflitto istituzionale tra le due parti è scoppiato ieri in occasione della seduta del consiglio camerale. All'ordine del giorno c'era la modifica del Titolo II dello Statuto dell'ente. In discussione l'articolo 12 dello Statuto, che avrebbe potuto determinare una revisione dei criteri di composizione dello stesso consiglio camerale, in vista del rinnovo dei componenti dell'assemblea.

Ciro Fiola ha proposto l'approvazione del verbale della Commissione Statuto. Una proposta che ha scatenato le proteste dell'opposizione trattandosi di un tema non all'ordine del giorno. L'opposizione ha chiesto per l'approvazione del verbale il rinvio per procedere all'integrazione nella Commissione stessa di altri due consiglieri di minoranza. Una proposta accettata dalla maggioranza, perché - a loro giudizio - il documento sarebbe arrivato solo cinque minuti prima. Successivamente, Fiola ha proposto il rinvio della discussione e la seduta è stata aggiornata. La mancata discussione ha mandato su tutte le furie la minoranza. «Pur in presenza - si legge in una nota dell'Unione industriali - di un numero legale ampiamente superato, Fiola, presumibilmente per evitare la bocciatura della proposta, ha deciso di cancellarla dall'ordine del giorno. Il Presidente della Camera di Commercio ha confermato tutti i limiti di una conduzione personalistica che non permette il regolare svolgimento di un'istituzione finanziata con i contributi delle imprese. Stavolta si è superato il limite». In un documento unitario, tutte le associazioni storiche - Ance Napoli, Claai Napoli, Cna Napoli, Compagnia delle Opere Campania, Confapi Napoli, Confcommercio Napoli, Confesercenti Napoli, Unione Industriali Napoli - attaccano Fiola, sostenendo che «per l'ennesima volta ha dimostrato di voler governare la Camera di Commercio come se fosse un bene nella sua piena e assoluta disponibilità». 

Un documento sottoscritto anche da alcune associazioni che non sono rappresentate nell'assemblea di Piazza Bovio. Lo schieramento sostiene che «Fiola non aveva titolo per modificare a proprio piacimento l'ordine del giorno». Nel mirino delle associazioni anche «la relazione previsionale e programmatica per il 2023 presentata in Consiglio, che ricalca in larga parte quella degli anni precedenti, senza prevedere novità sostanziali nonostante gli evidenti elementi di criticità economica e finanziaria a cui sono sottoposti tutti i settori produttivi». Durissima la replica del leader dell'ente Ciro Fiola, che respinge «con sdegno le accuse di un gruppo di associazioni datoriali che si definiscono storiche. Si tratta di associazioni che - sostiene - hanno scritto alcune delle pagine più buie della storia dell'ente. Anche oggi abbiamo dovuto assistere a un indegno balletto che alcuni vogliono definire politico. Abbiamo provato a mettere ai voti una proposta della Commissione Statuto, quando dal rappresentante dei Costruttori è venuta la richiesta di rinvio per procedere all'integrazione nella Commissione di altri due consiglieri dell'opposizione. Proposta accettata dal consigliere di maggioranza, Salvatore Loffreda, perchè il documento prodotto era arrivato ai consiglieri solo cinque minuti prima della riunione.

Pertanto, il Consiglio è stato aggiornato». 

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Fiola definisce «strumentali le accuse, che evidenziano l'ennesimo tentativo di delegittimare la presidenza». Sulla relazione previsionale, Fiola ribatte che «essa viene redatta su indicazione di Unioncamere nazionale». Infine, «sul tema del futuro rinnovo camerale - conclude Fiola - voglio tranquillizzare il presidente di Ance Napoli: un disciplinare corretto, rigoroso e ispirato a principi della legalità farà piazza pulita di chi, con alchimie ed artifici, in passato ha partecipato o ha provato a partecipare». 

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