La Giunta Regionale della Campania con la delibera n.249 del 24 Maggio 2022 ha approvato il piano per ospedali e case di comunità. Delibera che prevede tra l’altro con un finanziamento di 5.149.417 la realizzazione di un ospedale di comunità, di una casa di comunità e di una centrale operativa a Pomigliano d’Arco.
Un importante traguardo che dopo decenni assegna delle strutture sanitarie al territorio cittadino.
«Oggi è un grande giorno per Pomigliano d’Arco – ha sottolineato il sindaco Gianluca Del Mastro – perché abbiamo annunciato alla cittadinanza l’imminente realizzazione sul nostro territorio di un ospedale di comunità, di una casa di comunità e di una centrale operativa. Avremo tutte e tre le strutture che sorgeranno nell’area di via Nazionale delle Puglia». «La delibera della giunta regionale, spinta dalla mozione presentata da alcuni consiglieri regionali, incluso quelli presenti oggi a Pomigliano, e la delibera dell’Asl Napoli 3 Sud hanno certificato quello che era un grande sogno di tutta la città, una grande prospettiva di sviluppo del nostro territorio». In questa occasione si è concordato di convocare al più presto una ulteriore iniziativa pubblica per fornire tutti i dettagli di questo progetto ai cittadini di Pomigliano d’Arco. «Un risultato importantissimo per Pomigliano – commenta Valeria Ciarambino, vicepresidente del consiglio regionale della Campania – un Comune che vive gravi carenze sotto il profilo sanitario e dove è presente da sempre un importante insediamento industriale, che registra forti criticità di carattere ambientale e che è inserito nel territorio dell’Asl Na 3, in cui il rapporto tra numero di abitanti e posti letto è nettamente inferiore a quello che la legge prevederebbe.
Anche per questo risultato abbiamo lavorato in stretta sinergia con l’amministrazione comunale». «L’auspicio – prosegue Ciarambino - è che adesso a questo piano sia data attuazione nei tempi indicati e che le nascenti strutture siano dotate di personale adeguato, perché possano essere pienamente funzionali e garantire l’assistenza che i cittadini si aspettano. Con il potenziamento della medicina territoriale possiamo dare finalmente una risposta al sovraffollamento di Pronto soccorso e reparti emergenziali, a partire dall’ospedale Cardarelli. Continuerò a seguire in prima persona l’iter attuativo, affinché possiamo finalmente dotare la nostra regione di presidi intermedi fondamentali per la garanzia del diritto alla salute, prossimi ai cittadini e facilmente accessibili».