La scuola dell'assessore Fortini: «A Napoli Est rete tra scuole, preti e volontari»

di Mariagiovanna Capone
Un anno intenso, faticoso. L'assessore regionale
all'Istruzione Lucia Fortini tira le somme su quanto prodotto
per le scuole campane nel 2018, ma non risparmia obiettivi da
raggiungere per il prossimo anno. Come laboratori ad hoc per le tre
scuole a indirizzo raro e un protocollo d'intesa per creare una
rete territoriale tra scuole, associazioni e parrocchie di Napoli
Est.
Assessore Fortini, molti progetti attuati. Qual è quello di cui va maggiormente fiera?
«Indubbiamente Scuola Viva. Siamo partiti tre anni fa in sordina e oggi contiamo 451 istituti con circa 400mila studenti coinvolti in 2.857 moduli. Offriamo ai nostri ragazzi laboratori di ogni tipo e poi sport, teatro, musica, portati avanti da almeno 1.500 tra associazioni e cooperative. Una programmazione che da triennale è diventata quadriennale, cioè in grado di offrire continuità agli studenti che possono così andare a scuola anche al pomeriggio e di sera, facendola diventare un presidio permanente di cultura e legalità. Ma Scuola Viva è molto altro: ha permesso di costruire una comunità educante composta da tutti. Studenti, docenti, famiglie, uniti e collaborative. Molto per un progetto nato per contrastare l'evasione scolastica, rafforzato ora anche da Scuola di Comunità, altre 400 scuole per circa 80 proposte progettuali presentate da soggetti del terzo settore, specializzati nelle attività educative a favore dei minori, per un totale di oltre 13 milioni di euro. Poi vado fiera per l'apertura degli asili nido: in due 2 anni e mezzo abbiamo raddoppiato il numero di posti. Abbiamo investito 90 milioni per rendere effettivo il diritto per tante donne di conciliare la vita lavorativa con l'esperienza di diventare mamme, avendo la consapevolezza di lasciare i propri figli, nei primissimi anni di vita, in strutture accoglienti, sicure e con personale qualificato».
Sabato 5 Gennaio 2019, 11:30
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Assessore Fortini, molti progetti attuati. Qual è quello di cui va maggiormente fiera?
«Indubbiamente Scuola Viva. Siamo partiti tre anni fa in sordina e oggi contiamo 451 istituti con circa 400mila studenti coinvolti in 2.857 moduli. Offriamo ai nostri ragazzi laboratori di ogni tipo e poi sport, teatro, musica, portati avanti da almeno 1.500 tra associazioni e cooperative. Una programmazione che da triennale è diventata quadriennale, cioè in grado di offrire continuità agli studenti che possono così andare a scuola anche al pomeriggio e di sera, facendola diventare un presidio permanente di cultura e legalità. Ma Scuola Viva è molto altro: ha permesso di costruire una comunità educante composta da tutti. Studenti, docenti, famiglie, uniti e collaborative. Molto per un progetto nato per contrastare l'evasione scolastica, rafforzato ora anche da Scuola di Comunità, altre 400 scuole per circa 80 proposte progettuali presentate da soggetti del terzo settore, specializzati nelle attività educative a favore dei minori, per un totale di oltre 13 milioni di euro. Poi vado fiera per l'apertura degli asili nido: in due 2 anni e mezzo abbiamo raddoppiato il numero di posti. Abbiamo investito 90 milioni per rendere effettivo il diritto per tante donne di conciliare la vita lavorativa con l'esperienza di diventare mamme, avendo la consapevolezza di lasciare i propri figli, nei primissimi anni di vita, in strutture accoglienti, sicure e con personale qualificato».
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