Feste di Natale, in Campania la stretta di De Luca: «Vietati gli spostamenti nei piccoli comuni»

Feste di Natale, in Campania la stretta di De Luca: «Vietati gli spostamenti nei piccoli comuni»
Venerdì 18 Dicembre 2020, 15:17 - Ultimo agg. 19:29
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La Regione Campania è pronta a varare una ordinanza per non consentire durante le feste gli spostamenti dai comuni con meno di cinquemila abitanti, qualora il Governo, come trapela, li consentisse. Lo annuncia il governatore Vincenzo De Luca nella sua consueta diretta Facebook. 

«Farebbe piacere a tutti stare insieme in famiglia, ma farlo significa aprire le porte della terapia intensiva e della morte per tante persone anziane.

Moltiplicate questo per milioni di famiglie e capite che significa» ha aggiunto «Altro che umanità - ha spiegato - le persone anziane magari vengono abbandonate per 11 mesi, se ne infischiano di loro e ora le dobbiamo portare a casa a tavola con venti persone? In quel caso non si è generosi ma irresponsabili perché dopo due settimane vanno in terapia intensiva». 
 

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«Le decisioni vanno prese per tempo, non all'ultima ora» ha proseguito De Luca, richiamando il Governo alla necessità di prendere, in vista delle festività natalizie, misure «chiare, tempestive e controllabili». De Luca ha sottolineato che « ovviamente la linea della prevenzione presuppone che ci siano dal Governo nazionale ristori e rimborsi per le categorie che subiscono danno. Le misure di rigore sono sostenibili se vengono accompagnate dal risarcimento che deve avvenire in pochi giorni, non dopo mesi. Le mezze misure scontentano tutti quanti e allungano i tempi di fuoriuscita dall'epidemia Covid. Credo che il Governo si stia preparando ad adottare ancora una volta la linea delle mezze misure».

«Faremo una battaglia con gli altri colleghi presidenti di Regione del Sud per avere l'erogazione di fondi europei in maniera corretta. Cercheremo di mettere in piedi un fronte meridionale per impedire un furto di decine di miliardi di euro a danno del Sud» ha quindi tuonato il governatore. «La prima ipotesi di distribuzione delle risorse fatta dal Governo - ha aggiunto De Luca - è totalmente inaccettabile. Per quanto riguarda le risorse a fondo perduto, 65 miliardi di euro, il Governo ipotizza di dare al Nord il 66% e al Sud il 34%. Dev'essere esattamente il contrario, perché questi fondi l'Europa li ha decisi in primo luogo per recuperare il divario di reddito e di occupazione fra i diversi territori. Altro che 66 e 34, si farà 34 al Nord e 66 al Sud».  Poi, ha proseguito De Luca, «ci sono altri 160-170 miliardi di euro sui quali ragionare che riguardano i prestiti, ma anche in quel caso sarebbe inaccettabile uno squilibrio come quello che ha proposto il Governo. Ci auguriamo che tutte le forze politiche e parlamentari del Sud partecipino, al di là delle bandiere di partito. Quando parliamo di risorse per le nostre famiglie le bandiere di partito non contano nulla, si combatte per le nostre comunità sulla base di criteri corretti e ragionevoli».

«Si è conclusa nel ridicolo la campagna di sciacallaggio che hanno tentato di mettere in piedi per due mesi a danno della Campania e di Napoli» ha sottolineato De Luca. «I dati - ha aggiunto nel corso di una diretta Facebook - confermano che la Campania è una delle regioni, forse quella che ha retto meglio di tutte in relazione alla popolazione e alla condizione demografica che abbiamo. Rimaniamo la regione con il tasso minore di ricoveri in terapia intensiva, rimaniamo la regione che non ha mandato nessun paziente nelle palestre, nei palazzetti dello sport, nelle sagrestie, sui materassini messi per terra, pur in un contesto difficile. Rimaniamo la regione che ha il tasso di mortalità più basso d'Italia in relazione alla popolazione. Dunque la campagna di sciacallaggio si è conclusa nel ridicolo, com'era ampiamente prevedibile». De Luca ha ricordato che «ieri ci è stato comunicato, ma lo sapevamo già da prima, che non c'era alcuna ragione per commissariare la Asl Napoli 1 per infiltrazione camorristica. Ho chiesto io da due anni l'istituzione di un posto di polizia, che non hanno istituito, all'ospedale San Giovanni Bosco. È finita un'altra occasione di sciacallaggio, il Ministero ci ha comunicato che il lavoro va avanti tranquillamente».

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