Caos Pd, domenica si vota: Oddati
chiede a Renzi di rinviare il congresso

Caos Pd, domenica si vota: Oddati chiede a Renzi di rinviare il congresso
Sabato 11 Novembre 2017, 19:13 - Ultimo agg. 20:06
2 Minuti di Lettura

L'obiettivo è il rinvio del congresso. Nel Pd di Napoli, è ancora caos in vista dell'appuntamento di domani, quando i militanti saranno chiamati al voto per scegliere il nuovo segretario cittadino. Nicola Oddati, candidato alla segreteria del Pd metropolitano, chiede l'intervento del segretario Matteo Renzi: «Chiedo un rinvio, voglio un congresso senza ombre. Intervenga per salvare il partito a Napoli». E annuncia l'invio di una lettera. «Che ho fatto scrivere al mio avvocato - precisa - perché qualora non avessi risposte dei vertici nazionali, voglio che il mio nome sia dissociato da questa competizione farsa e sia cancellato dalla scheda».

«Non parteciperemo a un congresso illegittimo», annuncia paventando in caso contrario una richiesta per danni di immagine oltre a un risarcimento morale. Non si tratta tecnicamente di un ritiro della candidatura, tuttavia Oddati ha confermato di aver invitato i militanti che lo sostengono a non votare domani. «Non voteremo, ma saremo presenti ai seggi». Così da avere a operazioni di voto completate, «due dati: i nostri e quelli che escono dai pacchi con le schede dei voti». «Dobbiamo lavorare insieme, uniti, ricostruire il partito e il rapporto con gli elettori, a cominciare da Napoli - aggiunge - anche e soprattutto in vista delle Politiche».

Oddati, ex assessore comunale della Giunta Iervolino, ex delfino di Bassolino ora più vicino a posizioni deluchiane, contesta il numero degli iscritti certificati e degli aventi diritto al voto. Non solo l'anagrafe del 2017, ma anche quella del 2016. La stessa che, a conti fatti, ha certificato la platea dei votanti all'ultimo congresso nazionale del partito, sei mesi fa. «Ho chiesto, in questi giorni cose semplici, non la luna - conclude - mi viene detto che l'anagrafe è in cassaforte, sono un candidato, ho diritto a conoscere la platea dei votanti».

© RIPRODUZIONE RISERVATA