Capodanno a Napoli, il concerto in piazza torna in bilico: i timori di Manfredi

Capodanno a Napoli, il concerto in piazza torna in bilico: i timori di Manfredi
di Luigi Roano
Martedì 14 Dicembre 2021, 07:00 - Ultimo agg. 18:50
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C'è un malcelato pessimismo - per la pandemia che continua a crescere - sulla possibilità che il concertone di Capodanno possa tenersi al Plebiscito per quanto a numero chiuso, non più di 6mila spettatori. Numero chiuso che non piace al Comune e anche questo è una dato da tenere presente. La sensazione è che in queste ore stia prevalendo il cosiddetto piano B. Vale a dire concerto senza pubblico trasmesso dal cortile del Maschio Angioino sui canali social del Comune e dalle emittenti tv che volendo potrebbero mandarlo in onda. È uno degli scenari prefigurati ieri mattina in Prefettura dove si è tenuto un vertice al quale ha partecipato il sindaco Gaetano Manfredi e l'assessore alla sicurezza Antonio De Iesu. Con all'ordine del giorno - oltre la festa di Capodanno - la questione degli aperitivi ai baretti della sera del 24, la vigilia di Natale, da sempre una giornata che si presenta come una specie di movida pre-cenone. E per questo evento è stato messo a punto un piano per blindare i baretti dove i controlli agli esercenti e agli avventori saranno serrati. 

Ma procediamo con ordine, dal Capodanno, dove si tratta di decidere a stretto giro se farlo in compagnia di tutti i napoletani oppure evitare l'assembramento nell'immensità del Plebiscito. Il tempo della riflessione del sindaco non andrà oltre venerdì, anzi già oggi si potrebbero avere novità. Anche perché domani ci sarà un altro appuntamento in Prefettura ed è programmato il bis per venerdì, data ultima per l'ex rettore per decidere come impostare l'ultima notte dell'anno e la prima alba del 2022. «Il tema della sicurezza - racconta Manfredi - in un momento in cui l'andamento dei contagi ci fa preoccupare è fondamentale. Seguiamo la situazione di questa settimana e poi faremo una valutazione definitiva» le parole del sindaco, che aggiunge: «Stiamo ragionando e avremo altri incontri durante la settimana per discutere sia delle modalità del 24 dicembre, sia per valutare la situazione per il 31». Lo spettacolo dell'ultimo dell'anno si farà, questa - a oggi - l'unica certezza. In scena andrà il concerto Passione live tratto dal film di John Turturro.

La riflessione è collegata alla crescita dei contagi. E anche la vicenda dei 6mila posti sembra portare molti dubbi. Se la curva dei contagi non peggiorasse ma addirittura iniziasse a calare perché discriminare la stragrande maggioranza dei napoletani con il numero chiuso? Ragionamenti, pensieri che in queste ore l'ex rettore sta condividendo con la giunta e con la Prefettura. Al netto del concerto la città e le sue piazze, questo trapela, resteranno aperte così come i locali, non ci sono all'orizzonte idee di chiusura o restrizioni ma di forti controlli sì. Si studiano i numeri del Covid, si leggono i bollettini che arrivano dalla Regione con il fiato sospeso per fare una scelta saggia sapendo che dall'ente di Santa Lucia più volte hanno fatto sapere che fosse per loro di eventi pubblici non se ne dovrebbero fare. Una materia che ha fatto emergere le prime spigolosità nel rapporto tra Manfredi e De Luca. Con il sindaco che non vuole opinioni su questa disputa ma fatti, vale a dire capire l'evoluzione dei contagi per poi agire. Del resto modelli matematici non mancano per interpretare l'andamento del Covid di qui alla fine dell'anno. In questo scenario viene fuori il programma della serata che dovrebbe partire alle 22,30 con una pausa a cavallo della mezzanotte per gli auguri di rito. Quindi lo spettacolo proseguirà fino all'1 del nuovo anno. A presentare la serata dovrebbe essere Gianni Simioli, tra i nomi contattati ci sarebbe Diodato. Ma per Passione live sono attesi The next generation, Flo, Gnut, Irena Scarpato, Maldestro, Roberto Colella, Simona Boo e Raiz, cui dovrebbero aggiungersi nomi come quelli di Enzo Gragnaniello, James Senese ed altri. Se non ci sarà il palco al Plebiscito con i risparmi arriverebbero altre star della musica. La cosa fondamentale è che i soldi - si tratta di finanziamenti europei - devono essere spesi entro il 31. 

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In ordine di tempo il primo serio banco di prova dei festeggiamenti e dei controlli è il 24 quando da Chiaia al centro storico i baretti saranno aperti per il tradizionale aperitivo in attesa del cenone natalizio. Il piano messo in campo dalla Prefettura prevede l'impegno di tutte le forze dell'ordine inclusi i vigili urbani con controlli agli esercenti e a chi scenderà in strada. Sarà chiesta l'esibizione del green pass che è obbligatorio per accedere nei mezzi pubblici ma anche nei locali pubblici. Ancora da definire se ci saranno restrizioni sugli orari, per ora solo una mera ipotesi o poco più. Sarà questo un banco di prova anche per l'ordinanza movida tranquilla che il Comune sta mettendo a punto con l'Avvocatura di Palazzo San Giacomo. 

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