Cassa integrazione e bonus, caos pratiche in Campania: 120mila lavoratori in attesa

Cassa integrazione e bonus, caos pratiche in Campania: 120mila lavoratori in attesa
di Valerio Iuliano
Lunedì 4 Maggio 2020, 10:00 - Ultimo agg. 13:53
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Il lockdown si avvia verso la conclusione e le misure fissate due mesi fa dal governo, per arginarne l'impatto economico, sono ancora in corso di erogazione. In Campania il blocco di una larga maggioranza delle attività produttive ha coinvolto - secondo Svimez - il 59% dei lavoratori. Mentre per ogni mese di chiusura la stessa Svimez ha stimato un calo di 2,8 miliardi, in termini di minor valore aggiunto per le imprese. Il lockdown ha fatto perdere 1.834 euro procapite ai campani. Delle misure di sostegno previste dal decreto Cura Italia ha beneficiato finora, solo una parte della platea coinvolta. Gli ammortizzatori sociali di marzo, in molti casi, tardano ad arrivare. La cassa integrazione, in Campania come nel resto d'Italia, riguarda circa la metà dei dipendenti delle aziende private.
 


CASSA INTEGRAZIONE IN DEROGA
È l'ammortizzatore sociale che coinvolge il maggior numero di lavoratori in Campania. Le domande effettuate dalle piccole aziende, da 1 a 10 dipendenti, sono oltre 59mila. E il totale dei lavoratori che vi accederanno - secondo le stime di Cgil-Cisl-Uil - ammonta a circa 130mila. Ma fino ad oggi sono solo 5mila735 coloro che hanno già ricevuto l'assegno per il mese di marzo. La lentezza nelle erogazioni - un problema che investe tutta l'Italia - deriva dai troppi passaggi burocratici, con la domanda da effettuare sulla piattaforma telematica delle Regioni, che istruiscono la pratica e la inviano all'Inps. All'istituto di previdenza poi toccano altri adempimenti, prima di autorizzare la pratica ed inoltrarla all'azienda, che deve convalidare i dati sui richiedenti. Una trafila lunghissima, che sta costringendo più di 120mila lavoratori ad una lunga attesa. «Abbiamo autorizzato quasi tutte le 29mila842 domande decretate dalla Regione - spiega la direttrice regionale dell'Inps Maria Giovanna De Vivo - e, dopo i riscontri delle aziende, abbiamo proceduto alla maggior parte dei pagamenti. Stiamo lavorando anche nei giorni festivi». La Cig in deroga dovrà essere rifinanziata dal governo perché la cifra stanziata per la Campania non è sufficiente. È possibile anche l'anticipazione dell'assegno da parte del datore di lavoro o degli istituti di credito. Ma si tratta di casi poco frequenti.

CASSA INTEGRAZIONE ORDINARIA
Per la Cig le procedure sono più rapide. Fino al 25 aprile, sul territorio regionale si contavano 17mila314 domande pervenute, con 12mila842 pagamenti autorizzati da Inps. La cassa integrazione dura 9 settimane e nel prossimo decreto governativo ci sarà una proroga. La Cig copre l'80% della retribuzione con un massimale di 1199,72 euro lordi mensili. I Consulenti del Lavoro hanno calcolato che in Campania il calo medio dello stipendio è del 33%. La diminuzione è tanto più netta quanto più era elevata la retribuzione precedente. Tra gli ammortizzatori sociali, c'è anche il Fondo di integrazione Salariale, che riguarda, però, una platea molto più ristretta.

BONUS 600 EURO AUTONOMI
Sono 355mila le istanze effettuate in Campania per accedere al bonus a fondo perduto di 600 euro, riservato ai lavoratori autonomi iscritti alla Gestione Separata Inps. Il 70% dei richiedenti ha ricevuto il bonifico. Nel decreto di maggio è prevista una proroga per 2 mesi, seppure con modalità non ancora ben definite.

BONUS PROFESSIONISTI
A marzo anche i professionisti iscritti alle Casse previdenziali private hanno beneficiato del bonus. In questo caso si trattava, però, di una misura una-tantum. C'è anche un bonus di 1.000 euro per professionisti, lavoratori autonomi e titolari di Partita Iva.

BONUS 2.000 EURO PER PMI
Per le piccole imprese fino a 10 dipendenti e con un fatturato al di sotto dei 100mila euro, c'è un contributo a fondo perduto di 2.000 euro. Le domande sono state 111mila. Un numero talmente elevato che Palazzo Santa Lucia potrebbe essere costretto a rifinanziare il bonus, per poter soddisfare tutte le richieste. La platea è molto ampia, una cospicua fetta delle aziende del territorio.

BONUS FAMIGLIE
È un contributo fino a 500 euro per i nuclei familiari in stato di indigenza, per l'accudimento dei figli durante il periodo di chiusura delle scuole.
Quasi 70mila le istanze pervenute. 

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