Castellammare di Stabia, fondi dal ministero: un tesoretto di 9 milioni per le periferie

Castellammare di Stabia, fondi dal ministero: un tesoretto di 9 milioni per le periferie
di Fiorangela d'Amora
Martedì 4 Gennaio 2022, 11:00
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Tesoretto da 9 milioni di euro dal Ministero dell'Interno per realizzare quattro opere cittadine. La misura destinata alla riduzione di fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale, al miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale ed ambientale, sarà attuata nelle periferie stabiesi dove rinasceranno centri sociali, parrocchiali e culturali.

Quattro milioni di euro sono stati stanziati l'ex orfanotrofio delle Stimmatine. Un edificio storico per il quale c'erano già progetti, cantieri e soldi, arrivati nel 2008 dalla Regione che già finanziò il recupero con i fondi Fas. Le condizioni dell'edificio, in parte ancora occupato all'epoca, la stima dei lavori fatta male, portò a cambiamenti in corso d'opera innescando un lungo contenzioso tra la ditta e il Comune che proprio pochi giorni fa ha dovuto riconoscere all'impresa appaltatrice ben due milioni di euro. I soldi dei cittadini stabiesi spesi per un restauro mai partito e utilizzati per risarcire chi progettò e dovette arrestarsi per i mancati pagamenti dell'Ente. Un pasticcio burocratico dal conto salato che ha visto in 13 anni perdere i fondi del governo e riottenerli oggi, con una nuova misura e lo stesso progetto. Il finanziamento difatti ha sempre lo stesso importo, ma intanto il fascicolo, o tutto ciò che l'attuale amministrazione è riuscita a reperire dagli uffici, arriverà in Procura per verificare responsabilità e procedure errate che fanno dell'ex Stimmatine un'opera da 10 milioni. «Oltre 10 anni di errori e degrado - commenta il sindaco Gaetano Cimmino, che esulta oggi per quanto ottenuto - una pioggia di fondi, ancora un premio per i nostri progetti, frutto di una costante e minuziosa attività di programmazione che la nostra amministrazione ha messo in campo».

Due milioni e 700 mila euro arriveranno per la scuola Salvati. Stavolta dal centro antico si sale nel rione di Scanzano, dove l'ex scuola dell'infanzia fu chiusa per politiche di accorpamento scolastico, e divenne quartier generale della cosca locale. Incontri tra esponenti criminali, cani da guardia e scritte contro lo Stato. La Salvati era diventata simbolo dell'antistato ed ora diventerà un centro polifunzionale per l'infanzia. «Per dare un segnale importante di legalità e cultura nell'intero quartiere» spiega ancora il sindaco. Il terzo progetto è legato ad un altro quartiere stabiese ed era il sogno del parroco (defunto nel 2015) del rione, don Michele Di Capua, che per decenni provò a metterlo in piedi. All'Annunziatella grazie ai 2 milioni e 250mila euro destinati nascerà un centro sociale e parrocchiale. Un segnale per l'intera area nord della città, tra le più popolose ma anche più distanti dal centro. Anche qui ci sono voluti dieci anni, poi nel maggio dello scorso anno la giunta ha approvato il progetto esecutivo e lo stanziamento dei fondi permetterà al cantiere di partire entro i prossimi mesi. «Infine - conclude il sindaco - sono stati erogati 467mila euro per la realizzazione della sala teatrale intitolata a Lello Radice all'interno del Palazzetto del Mare, per donare alla città il primo teatro comunale, dedicato al mio amico Lello, che alla cultura, all'arte e al teatro ha dedicato tutta la sua vita.

Stiamo continuando a programmare e a progettare per intercettare fondi ministeriali e regionali. E con lo stesso impegno e la stessa voglia di rinascita ci proiettiamo verso i fondi del Pnrr: stiamo lavorando sodo per portare tanti finanziamenti a Castellammare e cogliere un'opportunità più unica che rara per la rigenerazione del tessuto urbano e sociale della nostra splendida città». 

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Intanto la prossima settimana si attende la decisione del Governo per lo scioglimento o meno dell'amministrazione comunale. La relazione degli ispettori, che per sei mesi hanno scandagliato appalti, procedure e uffici, è già sulla scrivania del ministro Luciana Lamorgese che porterà il caso Castellammare al prossimo Consiglio dei ministri. Dopo l'Epifania è attesa la sentenza e parte dell'amministrazione sembra essere già ai saluti. 

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