Centinaio da Napoli parla del Sud:
«Ci ha chiesto "invasione" della Lega»

Centinaio da Napoli parla del Sud: «Ci ha chiesto "invasione" della Lega»
Sabato 16 Marzo 2019, 15:19
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«In questi anni è accaduto quello che nessuno in Italia avrebbe potuto pensare. Nel 2014, nel momento in cui Salvini ha preso in mano la Lega, abbiamo iniziato a ricevere messaggi e richieste da parte di semplici cittadini del Sud. Ricordo con simpatia cosa scrisse una signora di Bari: 'invadeteci'». Lo ha detto il ministro dell'Agricoltura e del Turismo, Gianmarco  Centinaio, parlando alla cerimonia di chiusura della scuola della formazione della Lega, a Napoli. «C'è stata una visione diversa al passato all'interno della Lega - ha proseguito il ministro - All'inizio sembrava una pazzia, mai e poi mia si poteva pensare di andare oltre l'Umbria». Per Centinaio «è stato il Sud a chiedere alla Lega di andare nel Mezzogiorno. È stato un passaggio epocale nella mentalità dei nostri militanti».
 


I controlli nel nostro Paese «ai prodotti agroalimentari permettono agli stessi prodotti, per la loro qualità, di essere i più richiesti» ha poi detto Centinaio. «I prodotti italiani, a livello mondiale, sono considerati per la loro qualità delle eccellenze - ha proseguito il ministro - e non un caso che anche i giornali stranieri dicano che Italia è sinomino di qualità. Se noi parliamo di Dop, Igp ci devono stare dei controlli altrimenti diventa una giungla».

«Meno del 50 per cento dei turisti cinesi conosce l'Italia. Pensate a quante potenzialità abbiamo e quanto potremmo investire» ha sottolineato parlando delle potenzialità del turismo che insieme all'agricoltura sono «settori della nostra economia che possono diventare motore trainante nonché la locomotiva che permette al nostro Paese di uscire dalle sabbie mobili».  «All'estero l'Italia viene vista come un'eccellenza e noi italiani spesso - ha sottolineato - non lo vediamo, da Bolzano a Lampedusa diamo per scontato ciò che abbiamo. Provenendo dal settore turistico conosco il comparto, in particolare qualche settimana fa sono andato in Cina per parlare con il mio omonimo che mi ha riferito di come l'Italia e la Cina siano due super potenze mondiali nel settore del turismo, fuori dal nostro Paese ci vedono così».  «Abbiamo ottomila chilometri di costa, i siti Unesco più importanti al mondo, le città d'arte che sono dei musei a cielo aperto, - ha continuato  Centinaio - abbiamo dei paesaggi rurali invidiati da tutti e la gente fa migliaia di chilometri per vederli e noi tutto questo lo diamo per scontato. Abbiamo la storia d'italia che nessun Paese oltre i nostri confini possiede. Pensate a Roma, a Firenze a Capri solo per citare alcuni esempi, pensiamo a quanto potremmo sfruttare il settore turistico, valorizzandolo e promuovendolo». 
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