Centro Serapide, 41 lavoratori a rischio licenziamento: «La Regione dorme»

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Martedì 15 Febbraio 2022, 13:45
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«41 lavoratori impegnati in strutture di servizi mentali gestite dal centro Serapide rischiano di essere licenziati per inspiegabili ritardi burocratici della Regione e dell’asl Napoli 2 Nord di competenza sul territorio. Un fatto incredibile, a cui ci opporremo con tutte le nostre forze. Nei prossimi giorni terremo una manifestazione a palazzo Santa Lucia per far capire alla giunta che non sono ammesse perdite di posti di lavoro in un settore come la sanità che ha bisogno di assunzioni e non di diminuzione di organici». Così in una nota congiunta i leader della Cisl funzione pubblica della Campania Lorenzo Medici e dell’area metropolitana di Napoli Luigi D’Emilio.

«Ancora una volta – dice Medici – la Regione dorme. Il centro Serapide ha da tempo comunicato l’apertura di strutture di nuova attivazione e la riconversione di altre, ma le procedure di accreditamento e le autorizzazioni non arrivano, nonostante siamo a pochi giorni dal 24 febbraio, ultimo giorno di lavoro per gli addetti in procedura di licenziamento. Che aspettano? L’apertura di un nuovo conflitto sociale?». La vicenda prende inizio a dicembre scorso quando cessano i contratti di appalto con la asl Na/2 per le strutture sanitarie intermedie Iside, Dedalo e Osiride.

Poco dopo, persistendo la domanda di assistenza, Serapide annuncia l’avvio di 3 nuove strutture, Horus, Villaricca Riabilitazione e Via Campania 223 semiresidenziale autismo con oltre 80 posti letto complessivi, sufficienti a ricollocare il personale alla prese con la scadenza del 24. Ma a tutt’oggi non sono diventate operative.

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«Una cosa inaudita – sottolinea D’Emilio – non solo perché stiamo parlando di un territorio come quello flegreo alle prese con drammatici problemi occupazionali ma anche di pazienti particolarmente fragili, come quelli psichiatrici, autistici e bisognevoli di riabilitazione che devono essere assistiti continuamente ed in loco, all’interno dei contesti familiari e sociali. Invece si continua a perdere tempo. Assurdo!».

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