Circolo Canottieri, lite su 1.200 euro negati dai soci

Circolo Canottieri, lite su 1.200 euro negati dai soci
di Gianluca Agata
Martedì 18 Giugno 2019, 08:30
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«Un atto dovuto di fronte a una scelta bizzarra dell'assemblea» che prima approva il bilancio e poi boccia il modo in cui ripianare le perdite: il contributo straordinario. Achille Ventura, presidente dimissionario del circolo Canottieri Napoli, non è sorpreso dall'andamento assembleare che lo ha costretto a rimettere il mandato.

Piuttosto è sorpreso dal comportamento di chi approva una gestione ma, quando si tratta di mettere mano al portafoglio per rilanciare il circolo, risponde picche. La proposta di fronte alla quale è caduta la gestione Ventura del circolo giallorosso era di un «contributo straordinario di 1.200 euro, per ciascun socio, da destinare per 600 euro a copertura obbligazioni già esistenti e per 600 euro a sostegno investimenti di miglioramento strutture sociali». Contributo di 400 euro l'anno per tre anni. Ebbene l'assemblea ha approvato il bilancio e anche il ripianamento delle perdite, ma spiega Ventura, «nella parte straordinaria abbiamo indicato quale fosse lo strumento per il ripianamento delle perdite per gli investimenti. È ovvio che se l'assemblea da un lato ci approva il bilancio e ci dice bene, bravi, bis e dall'altro lato ci boccia il ripianamento delle perdite, dimettersi è un atto dovuto. Avrebbero quanto meno dovuto bocciare il bilancio se non erano d'accordo sulla conduzione del circolo».
 
«Sullo stop al contributo ero quasi certo. Abbiamo una serie di impegni assunti. Alcuni dei quali con l'approvazione dell'assemblea. Due anni fa abbiamo approvato la gestione della piscina di Ponticelli. Ora che il Comune reclama il pagamento delle cifre non possiamo dire di no. Altrimenti la stessa assemblea due anni fa avrebbe dovuto dire al presidente rilascia la piscina perché a noi non interessa. Anche questo è un comportamento bizzarro. Quindi non sono per niente sorpreso. Ci sono le assemblee gratis e quelle a pagamento. Questa era un'assemblea a pagamento». L'assemblea elettiva per scegliere il nuovo presidente è stata convocata per il 26 giugno alle 19. A fronte di un comportamento bizzarro dell'assemblea Ventura non intende ricandidarsi. Ovvero: «Bizzarrie di tutte le bizzarrie, laddove i soci mi costringessero a rimanere senza soldi, sarei costretto a dimettermi di nuovo».

Coincidenza che i due più grandi circoli cittadini, Canottieri e Posillipo, siano entrambi in crisi. Ma il presidente dimissionario del circolo giallorosso rigetta il paragone. «L'unica coincidenza è quella temporale. La Canottieri in questo momento ha un bilancio eccellente. La richiesta di rifinanziamento era legata a un progetto di rilancio del circolo. Non a un progetto di recupero di un circolo che sta affondando. Io il circolo l'ho salvato nel 2015. Forse posso avanzare un'ipotesi. Qualcuno pensa che stia talmente bene che possono fare a meno di me e governarselo gli altri, se proprio devo pensarla in maniera andreottiana. Ma non c'è nessun problema gestionale. Il circolo non va commissariato. Bisogna identificare il nuovo presidente che chiederà le stesse cose all'assemblea che ho chiesto io. Magari saprà farlo con maggiore garbo di quanto non abbia fatto io».

La festa del circolo del 2 luglio non si farà. Ha un costo straordinario che non è nei poteri di Ventura autorizzare in questo momento «fermo restando che laddove venisse identificato un nuovo presidente ha tutto il tempo di organizzare da qui a 10 giorni la festa del circolo». Sul tavolo resta anche il mandato conferito per la trattativa con il demanio in relazione alla proprietà del circolo.
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