Il Circolo Posillipo compra la sede, 330mila euro al Comune di Napoli

Il Circolo Posillipo compra la sede, 330mila euro al Comune di Napoli
di Luigi Roano
Sabato 20 Ottobre 2018, 08:00
3 Minuti di Lettura
Il Circolo Posillipo ha esercitato il diritto di prelazione presso il Comune per l'acquisto della struttura in cui risiede da quasi un secolo, scacciando le ombre di cordate e speculatori che si addensavano sul futuro dello stesso Circolo. Molto interessati alla struttura più che alla mission - diciamo così - istituzionale del glorioso ente che si affaccia sul mare di Posillipo. Non una fideiussione, anche perché non si è trovata una banca disponibile per questo tipo di operazione, ma un bonifico di quasi 330mila euro sui conti di Palazzo San Giacomo partito dal conto di un socio - nei panni di novello San Gennaro laico - che ha risolto il problema del diritto di prelazione.
 
Passata la paura, ora si guarda al futuro con malcelato ottimismo. «Continuiamo sulla falsariga della nostra mission - racconta il presidente Enzo Semeraro - il Circolo produrrà campioni e medaglie, sarà vicino a chi vuole fare sport. Stiamo elaborando anche un piano industriale con il quale immetteremo professionalità nei nostri dipendenti e accompagneremo alla pensione chi ne avrà i titoli». Il presidente ora però invoca collaborazione: «Il Comune ci dia un mano - racconta - perché ora tocca a loro: in sei mesi ci devono procurare gli atti per formalizzare l'acquisto altrimenti la situazione tornerà a complicarsi e sarebbe paradossale». In una sorta di botta e risposta a distanza è l'assessore allo Sport Ciro Borriello che tranquillizza il presidente: «C'è grande sintonia con il Circolo Posillipo che ha dato dimostrazione di serietà e di attaccamento alla città. Sono stati i primi a farsi promotori del rispetto dei patti e fare sì che il Circolo resti patrimonio della città e ora dei soci, un plauso sentito a chi si è impegnato tanto e noi non faremo mancare il supporto». Il Circolo costa 6,5 milioni, soldi che andranno nelle casse del Comune alle prese con una vasta dismissione del patrimonio per cercare di mettere una pezza a un debito di oltre 1,7 miliardi e dare un segnale alla magistratura contabile che pressa affinché il Comune metta in campo misure concrete per fare soldi.

Sei mesi per avere la documentazione da Palazzo San Giacomo e quindi mettere insieme una cifra considerevole che sarà spalmata tra tutti i soci. Il mutuo sembra la strada più semplice da intraprendere. Si diceva degli appetiti esterni che si stavano facendo voraci sulla struttura posillipina, manovre che probabilmente continueranno ma certo non faranno più paura. «Ci sarà sempre qualcuno che si agiterà dall'esterno - racconta un socio del Circolo - e lo farà sempre e a prescindere». Dunque, 180 giorni da vivere intensamente per mettere insieme i documenti - con la collaborazione fondamentale del Comune al quale viene lanciato l'appello di non impantanarsi nelle pastoie della burocrazia - e contrarre un mutuo per mettere sul piatto i soldi che servono per l'acquisto della struttura. Non più una corsa contro il tempo con il cappio alla gola pronto a stringersi se non si fosse rispettata la data di ieri per il diritto di prelazione, ma un cammino tranquillo verso il futuro.
© RIPRODUZIONE RISERVATA