Circolo Posillipo, soci al voto e spunta l'ipotesi commissario

Circolo Posillipo, soci al voto e spunta l'ipotesi commissario
di Lucio C. Pomicino
Domenica 21 Aprile 2019, 10:30
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Agitate più che mai le acque al Circolo Posillipo il giorno dopo le dimissioni del presidente Vincenzo Semeraro in seguito al contrasto con una parte dei consiglieri sul taglio dei finanziamenti allo sport per risparmiare un po' di soldi da destinare all'acquisto del circolo. Il presidente, Guido Postiglione, aveva già programmato una nuova assemblea per il 12 o il 19 maggio: all'ordine del giorno la spinosa questione dell'acquisto della sede dal Comune di Napoli. Postiglione è tenuto, a norma di statuto, a convocare entro e non oltre quindici giorni l'assemblea dei soci per stabilire la data delle elezioni che dovranno tenersi entro trenta giorni dalle dimissioni del presidente. Da questa data ci saranno quindici giorni per presentare le candidature. Fin qui la parte burocratica per la nomina di un nuovo direttivo, ma tra i soci rossoverdi gira una voce allarmante: il commissariamento del sodalizio.
 
L'idea è quella di presentare una mozione d'ordine, nel corso dell'assemblea, affinché si sospendano le elezioni e vengano nominati tre commissari per gestire la difficile fase dell'acquisto dell'immobile. La mozione potrebbe anche essere presentata prima della riunione con la firma di un quinto dei soci. Ipotesi fantasiosa? Potrebbe, ma l'acquisto dell'immobile è una procedura complessa, sia dal punto di vista economico che giuridico, senza contare la difficoltà di mettere d'accordo 800 soci.

Alle ragioni di Semeraro, che spiega il perché delle sue dimissioni, risponde il vice presidente sportivo Vincenzo Triunfo che contesta innanzitutto «l'accusa fatta ai consiglieri allo sport, e al sottoscritto, di aver sforato il budget trimestrale, argomento mai discusso in consiglio. Siamo vincolati da un budget annuale e non giornaliero, mensile o trimestrale. - aggiunge Triunfo - mi preme sottolineare che, all'indomani dell'approvazione del bilancio consuntivo, con alcuni consiglieri notammo che da quel documento emergeva una riduzione dei costi, anche tra quelli relativi alle attività sportive, e un contestuale aumento dei ricavi da parte di quasi tutte le attività. Il segnale di una rinata effervescenza delle attività sociali, culturali e sportive».

Il vice presidente affronta poi il tema dell'acquisto della sede: «Una trattativa - aggiunge - che ci sembra condotta in maniera non chiara. Non si è mai capito quale sia il percorso per arrivare all'acquisto e soprattutto quale il programma finanziario per mettere insieme il danaro necessario».
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