Circolo Posillipo, Semeraro in trincea: «Porzio è in conflitto di interessi»

Circolo Posillipo, Semeraro in trincea: «Porzio è in conflitto di interessi»
di Gianluca Agata
Domenica 9 Giugno 2019, 08:30 - Ultimo agg. 11:20
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«A Porzio voglio bene, ma lui non salva nulla perché il circolo è già stato salvato». Vincenzo Semeraro, presidente dimissionario del Posillipo, ricandidato alle elezioni del prossimo 23 giugno, risponde così all'ex campione rossoverde che, in un'intervista al Mattino, ha annunciato la sua candidatura alla presidenza. Semeraro rivendica una gestione di conti corretti che ha risanato e salvato il circolo. Uno sport che non è stato tagliato, con la squadra di pallanuoto che compete a livello nazionale grazie ad una progettualità di successo, l'ingresso di nuovi soci, la voglia di inserire le donne nel direttivo.

Porzio parla di mancata trasparenza sul bilancio.
«Il bilancio consuntivo del 2018 è stato presentato ad aprile 2019, cosa che non si faceva da anni e ha un notevole utile dopo tanti anni di bilanci negativi. Se Porzio fosse venuto all'assemblea l'avrebbe visto e avrebbe potuto partecipare ai lavori».
 
Come giudica la candidatura di Franco Porzio?

«Il conflitto di interesse è nella stessa persona del Porzio (è presidente onorario della società Acquachiara, ndr). Dopo aver vinto, diventando il campione che è diventato grazie a quello che il Posillipo ha messo a disposizione, poi si è trasformato in un nostro concorrente, sottraendo allenatori e atleti al Posillipo. Non mi sento di dirgli bravo. Bravo è Francesco Postiglione che non si è mai messo in concorrenza con noi. Porzio è un imprenditore, anche bravo, ma il conflitto d'interesse c'è. I colori rossoverdi li ho più io che lui nel sangue».

Perché si ricandida?
«Avrei voluto completare il mandato con i due vicepresidenti del direttivo in carica per alcuni motivi. Ma, a causa della burocrazia e di uno statuto inadeguato, non ho potuto ritirare le dimissioni. Siamo arrivati a eleggere il nuovo presidente. Mi ero dimesso per cercare di continuare con lo sport e migliorarlo con tutte le risorse che il nostro bilancio ci consentiva».

Obiettivi per il futuro?
«Il mio obiettivo è portare il circolo ad avere mezzi propri per sostenere lo sport, il sociale, la cultura, quello che abbiamo sempre fatto, e aumentare il numero dei soci, senza i quali le risorse non arrivano. Ivi compreso le donne per le quali abbiamo speso tante energie e ora vorrei facessero parte del consiglio direttivo. Per quanto riguarda le attività culturali e sociali siamo alla seconda edizione del Premio Posillipo cultura del Mare diventato un fiore all'occhiello».

Perché dice che il circolo lo avete già salvato?
«Perché abbiamo presentato nei tempi giusti il bilancio preventivo, approvato a novembre, con risorse che ci consentivano di fare un ottimo campionato, cosa che abbiamo fatto, e aumentare il numero degli iscritti dello sport. Per lo sport non c'è dubbio che io voglia incrementare i campioni che il circolo ha sempre avuto».

Come procede la trattativa per l'acquisto della sede?
«Bene, grazie ai buoni rapporti che ho con tutti gli organi comunali, ivi compreso il sindaco che fa di tutto per salvare i circoli napoletani e mi auguro che a breve ci sia una svolta».

Resta una sostanziosa pendenza con un socio che ha anticipato una cospicua somma da restituire proprio in virtù dell'acquisto della sede.
«Il socio che gentilmente ha aiutato il circolo nella trattativa facendoci esercitare il diritto di prelazione ha accettato un nuovo accordo che consentirà di restituire il tutto entro i tempi che le stesse risorse ci consentiranno. Non faremo alcuna richiesta ai soci e cercheremo di portare la nostra nave in acque sicure. È ovvio che la ristrutturazione della casa sociale scatterà dopo l'accordo con il Comune e sarà effettuata sempre con mezzi propri».

Lo sport è al sicuro?
«Ma certo. Guardi che se non avessimo avuto a cuore lo sport non avremmo fatto il bel campionato che abbiamo fatto. Mi farebbe piacere che tutti i soci, fornitori, frequentatori diventassero più orgogliosi di appartenere a questo circolo».
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