Il grido di dolore di tre soci storici del Circolo Posillipo, che si accompagna al timore «di perdere» quella che è stata la casa di campioni olimpionici e mondiali, arriva mentre il Comune e i vertici del Circolo compiono il primo passo in avanti in attesa di un accordo definitivo. A firmare la lettera sono Maurizio Marinella ex presidente, Filippo Parisio ex presidente dell'assemblea e Amedeo Acquaviva Coppola, responsabile del master.
«Oggi in tempo di pandemia - scrivono Marinella, Parisio e Acquaviva - purtroppo con grande amarezza e sofferenza, abbiamo la sensazione di perdere il nostro amato Circolo, fucina di campioni olimpionici, mondiali, europei e italiani e palestra di giovani napoletani avviati alle molteplici discipline sportive e naturalmente tolti dalla strada». Infine la richiesta «a tutte le Autorità di questa città e della Campania di accompagnarci in questo difficile e tortuoso cammino». «Ciò per evitare di perdere definitivamente quello che il Circolo Nautico Posillipo ha rappresentato e rappresenta per Napoli per i napoletani e per l'intera Italia - ribadiscono i tre soci - Lo stesso Circolo per circa cento anni ha visto passare intere generazioni di campioni e dunque è mai possibile che tutto questo debba finire semmai per far spazio all'ennesima speculazione? Forza Circolo Nautico Posillipo sempre». La lettera dei tre soci segue una comunicazione dei dirigenti del servizio Patrimonio di Palazzo San Giacomo inviata ai vertici del Posillipo tre settimana fa, nella quale si rimarcava la volontà di vendere il bene fissando come termine ultimo dell'attuale locazione, prima dello sfratto, il 31 novembre. In realtà, come spesso accade al Comune, i dirigenti agiscono senza tenere conto delle scelte politiche. Risale infatti all'agosto 2019 l'annuncio del sindaco de Magistris di non vendere più i circoli cittadini. Da allora si sta lavorando all'ipotesi di un contratto di affitto pluriennale, sul modello Stadio San Paolo.
Il presidente del Circolo Vincenzo Semeraro getta acqua sul fuoco, dopo l'incontro di ieri (in videoconferenza), con gli assessori comunali allo Sport e al Patrimonio, Ciro Borriello ed Alessandra Clemente. Il Comune, oltre all'esenzione per i canoni di affitto e la Tari, per i circoli cittadini, da marzo a dicembre di quest'anno, ha ribadito la volontà di non alienare il bene. «Gli assessori preposti - racconta Semeraro - hanno confermato che non c'è da parte loro nessuna necessità di vendere, riconoscendo l'opera sociale del circolo. La prossima settimana ci sarà un incontro tra la parte politica e la parte tecnica per capire quali possano essere i termini dell'accordo, di come stilare un nuovo contratto. Si sta tracciando una strada benevola e percorribile».
La vicenda legata alla vendita del Circolo risale al febbraio 2018, quando il Comune, in piena crisi finanziaria, decise di alienare alcuni beni del proprio patrimonio immobiliare, tra cui il Posillipo e il Circolo Tennis. Alla fine del 2018 si arrivò a quella che sembrava una svolta: il Circolo versò nelle casse dell'Ente 330 mila euro, a garanzia del diritto di prelazione, così come stabilito dal Consiglio comunale sulla base del Regolamento per la alienazione dei beni da dismettere. L'estate scorsa, agosto 2019, il cambio di rotta. L'amministrazione decise di stravolgere la propria strategia e di non vendere più i circoli. L'ente, come ha ricordato Semeraro, ha riconosciuto ai circoli cittadini l'opera sociale svolta all'interno delle strutture: basti pensare ai ragazzini in difficoltà, alcuni provenienti dal Rione Sanità, che il Posillipo ospita durante l'anno per attività sportive.
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