Città Metropolitana di Napoli, il Pd esce dalla maggioranza de Magistris: tre consiglieri rimettono le deleghe

Città Metropolitana di Napoli, il Pd esce dalla maggioranza de Magistris: tre consiglieri rimettono le deleghe
Venerdì 16 Ottobre 2020, 13:29
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Il Pd ha deciso di uscire dal governo della Città Metropolitana di Napoli, lasciando le deleghe che erano state assegnate ai suoi esponenti dal sindaco Luigi de Magistris. Uno strappo forte quello dei dem che allontana l'ipotesi di una alleanza con Dema, il movimento politico di de Magistris, alle prossime elezioni comunali a Napoli. A restituire le deleghe sono Giuseppe Cirillo, sindaco di Cardito che ha la delega ai traporti, Giuseppe Tito, sindaco di Meta di Sorrento, che ha le deleghe a piano strategico, fondi comunitari e nazionali per le politiche di coesione, e Michele Maddaloni, consigliere comunale di Ercolano non eletto alle comunali del 20 settembre, che ha ancora la delega alla cultura in Consiglio metropolitano. 

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«La città metropolitana - si legge in una nota del Pd di Napoli - è stata guidata in questi anni da un accordo istituzionale tra le maggiori forze partitiche della città.

Il sindaco de Magistris, ha deciso di trasformare questo accordo istituzionale in un accordo politico finalizzato alla gestione della prossima campagna elettorale per le elezioni amministrative. Da oggi dunque, la città metropolitana sarà guidata da una alleanza strutturale tra Dema e Forza Italia. In questi anni i consiglieri metropolitani del Pd hanno realizzato con fatica importanti battaglie politiche a sostegno dei nostri comuni, tuttavia è necessario prendere atto che la collaborazione istituzionale immaginata dalla legge Delrio, e messa in pratica dai nostri consiglieri, è stata scambiata dal sindaco per un patto politico. Il Pd resterà sempre dalla parte degli amministratori locali e dei comuni come ha saputo dimostrare alle ultime elezioni regionali ed amministrative, risultando la prima forza politica di Napoli e della sua area metropolitana».  

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