Il codice degli appalti di Cantone: «Ampliare affidamenti può essere criminogeno»

Il codice degli appalti di Cantone: «Ampliare affidamenti può essere criminogeno»
di Daniela De Crescenzo
Lunedì 18 Marzo 2019, 12:54 - Ultimo agg. 19:01
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«Non sono ottimista nel dire che alla mafia si è contrapposta un'antimafia che vince e alla corruzione un'anticorruzione che vince.  Io sono convintissimo che all'interno del Paese ci sia una forte tensione a mantenere la curruzione»: parole durissime quelle pronunciate dal presidente dell'Anac, Raffaele Cantone, che al Suor Orsola Benincasa nel presentare il libro Enrico Carloni “Corruzione e anticorruzione. Dieci Lezioni”.

«Ci sono analisi in cui si sostiene che il problema non è la corruzione ma l'anticorruzione - ha spiegato - Nei giorni scorsi un signore (Il sottosegretario leghista Armando Siri, ndr) ha detto che la corruzione è una malattia autoimmune e che quindi è sostanzialmente l'anticorruzione che la genera e ovviamente poichè noi siamo il Paese della genialità ha anche indicato quale è la ricetta per vincere la corruzione: il buonsenso. Se facciamo ragionamenti di questo tipo siamo davvero convinti che l'anticorruzione possa vincere? Siamo davvero convinti che dietro il meccanismo che c'è dietro l'idea del ponte di Genova si piò mettere in campo un sistema di anticorruzione che regge? In quel caso spendiamo miliardi di euro viene consentito non di derogare al codice degli appalti ma di tutte le norme extrapenali del Paese dal 1861 a ieri. Ovviamente a chi deve comprare una risma di carta in un Comune si chiede di applicare il codice degli appalti».
 

E prima del dibattito pubblico ai giornalisti aveva spiegato a proposito dell'abbassamento della soglia di spesa prevista per l'applicazione del codice degli appalti: «Io penso che quello sia un meccanismo molto pericoloso che rischia di non aiutare gli amministratori onesti che invece le regole le vogliono a loro tutela e rischia di facilitare il compito ai soggetti disonesti. Questi meccanismi di deregulation li abbiamo visti tante volte in azione e non hanno dato buoni risultati. Mi auguro che non sia questa la strada dello sblocca cantieri. La deregulation per appalti fino a un milione significherebbe di fatto consentire di fare quasi tutto senza appalti. Io credo che sia una cosa pericolosa per un Paese che ha problemi come il nostro di corruzione e criminalità».
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