Salvini a Napoli, telenovela infinita
il prefetto ordina la riapertura

Salvini a Napoli, telenovela infinita il prefetto ordina la riapertura
di Alessio Fanuzzi
Sabato 11 Marzo 2017, 09:54 - Ultimo agg. 14:18
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La telenovela Salvini si arricchisce di una nuova puntata. Dopo lo stop&go di venerdì, questa mattina c'è stata nuova tensione sul comizio di Matteo Salvini in programma dalle 17 alla Mostra d’Oltremare. Non era bastato l'intervento a gamba tesa del ministro dell’Interno Marco Minniti, che pure aveva dato «precise disposizioni al prefetto perché sia assicurato il diritto costituzionalmente garantito dell’onorevole Salvini a tenere la manifestazione programmata a Napoli». Senza alcuna comunicazione ufficiale da parte della prefettura, infatti, i vertici della Mostra d'Oltremare non hanno aperto i cancelli agli uomini del comitato Noi con Salvini arrivati in mattina per allestire la sala convegni. 

«La Mostra d'Oltremare non farà alcun passo indietro sulla decisione di non far svolgere la manifestazione di Salvini, a meno di un atto ufficiale da parte della prefettura di Napoli. In quel caso non ci resterebbe che soccombere», aveva detto ieri Giuseppe Oliviero, consigliere delegato della società che gestisce l'area fiere di Fuorigrotta. Ebbene, la comunicazione ufficiale non era arrivata e i cancelli della Mostra d'Oltremare sono rimasti chiusi.

Soltanto alle 11, dopo un paio d'ore di attesa, è arrivata la comunicazione della prefettura e i vertici dell'ente di Fuorigrotta hanno acconsentito all'ingresso degli allestitori. «Qualche minuto fa il prefetto di Napoli ha notificato il provvedimento con il quale si ordina ai vertici dell'ente di far svolgere la manifestazione», ha spiegato dal Maschio Angioino il sindaco Luigi de Magistris. Nello specifico, il prefetto ha adottato «il provvedimento di cui all'articolo 2 del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, notificato stamani, al fine di assicurare il regolare svolgimento della manifestazione». 

«Sono metodi utilizzati all'epoca dell'emergenza rifiuti per le discariche, ma non voglio ritenere che la Mostra sia una discarica e non posso ritenere che Salvini sia considerato un rifiuto proveniente dal Nord», la controreplica di de Magistris. «Respingiamo dal punto di vista politico e istituzionale il provvedimento emesso dal
governo. C'era la possibilità di contemplare tutte le esigenze individuando un'altra location». 
 


Dal canto suo, Salvini si prepara alla convention e lancia accuse: «Questa mi mancava: ho saputo che non avevamo più la sala prenotata alla Mostra d'Oltremare da quel che andava dicendo un tizio che sarebbe il rappresentante dei centri sociali. Sarà che lui è anche il vicesindaco», ha attaccato il leader della Lega in un'intervista al Corriere della Sera. E ha ricostruito così la convulsa giornata di venerdì: «Credo che dal ministero sia stato suggerito, o intimato al prefetto, di sequestrare la fiera e rimetterla a disposizione della nostra iniziativa. Prima, avevo saputo dall'autorità locale, il tizio dei centri sociali, che ci era stata negata la sala ma loro sarebbero stati lì lo stesso, non si sa mai... Ma il dramma vero - denuncia - è il sindaco, che dice che hanno ragione loro e dà del fascista a me. Questa è davvero un po' forte e infatti sto riflettendo sulla querela. Non ho mai visto un sindaco che getta la benzina sul fuoco. Mai. Mi spiace per i napoletani. Anche perché, a giudicare dai social media, c'è un mare di cittadini allibiti quanto me».

Resta un rapporto difficile con Napoli, nonostante Salvini si affretti a respingere i rilievi: «Non credo. Io sono qui per parlare con i napoletani. E c'è chi è disposto ad ascoltare: al nostro incontro sono annunciate tremila persone. Ma è una cosa che va oltre. Molto probabilmente sarò ospite in una delle prime puntate dello show di Gigi D'Alessio che va in onda da Napoli, Made in Sud».

Nessun passo indietro da parte dei centri sociali: «Al segretario della Lega, Matteo Salvini, consegneremo oggi un foglio di via popolare» annunciano in una improvvisata conferenza stampa, in piazza del Plebiscito, dinanzi alla Prefettura di Napoli, confermando la volontà di tenere la manifestazione di protesta in concomitanza della manifestazione che si terrà alla Mostra d'Oltremare. A giudizio dei manifestanti a scendere in piazza «sarà innanzitutto il popolo; un popolo che Salvini a Napoli non lo vuole».

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