Comunali a Napoli, è fuga degli arancioni: Alessandra Clemente ora è più sola

Comunali a Napoli, è fuga degli arancioni: Alessandra Clemente ora è più sola
di Luigi Roano
Giovedì 29 Luglio 2021, 08:00 - Ultimo agg. 18:24
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Nessuno li vuole a parole, ma tutti li cercano gli assessori arancioni - anche quelli con sfumature di colore più marcate - e a rimetterci di più in questo scippo politico è la candidata a sindaco Alessandra Clemente in quota all'attuale primo cittadino Luigi de Magistris. Che rischia di restare al palo e sola perché i suoi fedelissimi della prima ora, e quelli acquisiti di recente, si stanno sfilando uno a uno. Il discorso vale anche per altri pezzi importanti della giunta guidata dall'ex pm che pare abbia intenzione di dimettersi a settembre - cioè quando presenterà formalmente la sua candidatura alla presidenza della Regione Calabria - ma non per questo si possono escludere colpi di scena, ovvero che possa anticipare questa sua intenzione. 

La Clemente ha stretto un patto con l'assessore Marco Gaudini - uno scissionista della famiglia dei Verdi - che ha le delega ai Trasporti e alla Mobilità. Un patto per sostenerla nella corsa a Palazzo San Giacomo. Invece Gaudini è già andato a parlare con de Magistris e gli ha prospettato il suo futuro: candidarsi nella lista degli Sfasteriati della ex arancione Maria Caniglia ora vicinissima al governatore Vincenzo De Luca per appoggiare il candidato del centrosinistra e del M5S Gaetano Manfredi. Le trattative con Manfredi sono in fase avanzata, ci si potrebbe mettere già un bel punto esclamativo su questa storia, ma in questo periodo meglio essere prudenti e diciamo che le possibilità della migrazione nel campo avverso a quello della Clemente e di de Magistris sono fifty fifty, ma in costante crescita. Uno scenario ben presente alla Clemente che rischia di salutare anche Claudio Cecere che la sostiene da sempre.

Cecere, consigliere comunale di demA, ha incontrato Manfredi e il suo mediatore politico Carlo Puca. Che gli ha offerto - questo trapela - un posto in lista, ma nel Pd. Cecere ha un passato in quella tradizione politica. 

Tant'è, il consigliere comunale non è rimasto entusiasta dell'offerta, la concorrenza nella lista dem è fortissima. Servirebbero 4mila voti per essere eletto. Ci sta pensando Cecere e il suo rilancio potrebbe essere un sì condizionato a entrare nella lista di Manfredi. Che però non vorrebbe candidare uscenti e soprattutto politici, vedremo come andrà finire. Alla Clemente, per svelenire il campo arancione de Magistris ha dato un consiglio: «Penso che si dimetterà prima di me, la sua resta una candidatura alternativa a quelle di Maresca e Manfredi». E a proposito di questo a Televomero, durante l'ultima puntata speciale di Lente di ingrandimento condotta da Fabiola Conson, de Magistris alla domanda del capocronista de Il Mattino Gerardo Ausiello su chi voterebbe tra i due in caso di ballottaggio è stato netto: «Resterò in Calabria come presidente della Regione». 

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Tra le novità c'è da segnalare quella dell'assessore al Lavoro Giovanni Pagano, che nel M5S ha uno sponsor d'eccezione che è Gilda Sportiello, la parlamentare vicina a Roberto Fico piazzata nella cabina di regia della campagna elettorale pentastellata.

Un nome che spacca quello di Pagano che potrebbe sbarcare in tandem con Laura Bismuto tra i grillini, ma il senatore del Movimento Vincenzo Presutto sui candidati entra a gamba tesa: «Più che mai oggi è necessario assicurare a Manfredi - racconta - la massima trasparenza e accuratezza nella scelta dei candidati consiglieri, che dovranno essere portatori di forti valori etici, competenze professionali, orientamento alla tutela e valorizzazione dei beni comuni e degli interessi dei cittadini, nonché dotati di buone capacità di dialogo costruttivo sia all'interno del proprio ente che con gli altri enti di riferimento, a partire dalla Regione». 

Una dichiarazione che arriva in vista della consegna a Manfredi, dei nomi dei candidati per la prossima settimana. Pagano è un profilo che nasce come anti-istituzionale e si schiera contro tutti, pure contro de Magistris, poi diventa di lotta e di governo e va a fare l'assessore di de Magistris, quindi ora è pronto a migrare con i grillini.

Una terza forte gamba però potrebbe lasciare il tavolo della giunta arancione ed è l'assessora Rosaria Galiero, solidamente ancorata nella tradizione della sinistra sinistra, non a caso è dei Comunisti italiani. 

La Galiero - è bene precisarlo - è impegnata con de Magistris a chiudere il bilancio consuntivo, detto questo qualche sirena vicina ad Antonio Bassolino sta tentando di ammaliarla, non siamo nemmeno al pourparler però si sa che le sirene sono incantatrici e una con la sua storia politica anche familiare, con de Magistris che si è candidato in Calabria e arriverà di certo almeno in Consiglio regionale, Bassolino potrebbe essere un attrattore di grande peso. 

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